“Cerchiamo di perpetuare l’intuizione di Fiorentino Sullo”. Autostrade per l’Italia lavora a un altro casello – Corriere dell’Irpinia

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Già di prima mattina bloccate le strade in attesa del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. E poi la sicurezza, forze di polizia, carabinieri, guardia di finanza. Nella cittadina ufitana, questa mattina, si sono celebrati i sessanta anni dall’arrivo dell’autostrada A16. Un convegno organizzato dalla fondazione ” Fiorentino Sullo, il cui presidente è Gianfranco Rotondi. “L’autostrada dello sviluppo ha sessant’anni. Dall’intuizione di Sullo ai nuovi progetti per la crescita delle zone interne”. Che, senza quell’idea avuta dal politico irpino, fino ad allora erano lontani da tutto. Gli invitati sono stati accolti, a palazzo Portoghesi, dal sindaco ufitano, Marcantonio Spera, fascia tricolore per sottolineare questo momento importante. Intervenuti consiglieri provinciali, personalità del mondo dell’imprenditoria e, ovviamente, dirigenti di Autostrade per l’Italia.

Una sala”Sandro Pertini”affollata come non mai. Le auto delle forze dell’ordine annunciano l’arrivo di Piantedosi che, subito, si incontra con i sindacati, al piano superiore, per parlare della vicenda dell’Arcelor Mittaldella zona industriale di Luogosano. Gli imprenditori indiani hanno minacciato di licenziare i 70 operai. Intanto cresce l’attesa, con i giornalisti che si accalcano per avere una dichiarazione del ministro dell’Interno, tornato oggi in Irpinia dopo il G7dello scorso mese di ottobre. Rispetto al tema della giornata di oggi, Piantedosi sottolinea che “cerchiamo di perpetuare nei tempi quello che è stato un impegno di Fiorentino Sullo. Che ha avuto una visione positiva per una opera infrastrutturale per un territorio come questo”.

E aggiunge:”Cerchiamo di prendere esempio dalla storia e di riproporre questo tipo di ragionamento in chiave moderna”. L’impegno del governo c’è: quello che riguarda polo logistico, Alta Velocità e Capacità. Tutte opere che dovranno funzionare insieme con la A16.”Sono tasselli che, il Governo, ha messo in campo per ripercorrere questa strada. Questo deve essere l’insegnamento di Sullo, che ha dato importanza al territorio e al suo sviluppo. Ed avere anche l’intelligenza di avere idee che si trasformano in progetti che devono essere eseguiti”. E prende”un impegno personale, da irpino”.”Perché il Governo mostra sensibilità su questo argomento. Non vanno create cattedrali nel deserto. C’è tutto un ragionamento da fare”.

Fernando De Maria, direttore Business Operation di Autostrade per l’Italia, si sofferma sul cambiamento del territorio in questi sessanta anni: “Prima di tutto l’autostrada è diventata l’asse principale per lo sviluppo economico del Paese. Durante questo tempo, prima e continueranno ad esserlo anche come connessione e sviluppo per tutta l’Italia”. Ci sono in campo progetti” per rendere più agevole l’autostrada-continua il dirigente-. Tutor 3.0, per controllare il traffico sempre più intenso, Raptor, per la violazione sui pagamenti. Tutto con l’aiuto di una più forte tecnologia”. Certamente “sessanta anni fa non avremmo immaginato di arrivarci”. Intanto si lavora anche su altri progetti. Ad esempio quello di un nuovo casello e per strade di collegamento alle nuove infrastrutture che arriveranno.”Alla fine aggiunge De Maria-decideremo quale delle due è la soluzione più agevole, che si sposa meglio con il territorio”.

Presente al convegno anche il presidente di Confindustria Avellino, Emilio De Vizia. “L’autostrada è una infratruttura che ha cambiato il nostro territorio. E pochi potevano immaginarlo.se pensiamo a cosa fossero, sessant’anni fa, i nostri territori, capiamo cosa è successo. Le varie uscite sono diventate polo industriale, polo commerciale della città capoluogo, hanno dato inoltre sviluppo importante al territorio. Sarà lo stesso per la Ferrovia se riusciremo ad arrivare pronti a quella data. Con una visione complessiva-conclude il presidente di Confindustria Avellino-daremo all’area una svolta definitiva”. Il presidente della Provincia, Rino Buonopane, ha parlatocdella”intuizione e della determinazione portate avanti da Sullo. Segno di una stagione politica e di politici capaci, allora, di costruire una visione per il miglior sviluppo possibile. Un grande politico che deve essere da esempio. Ma, oggi, la politica è latitante. Negli ultimi venti anni ha fatto solo piccolo cabotaggio. Dobbiamo invece provare, ognuno per le proprie competenze-sottolinea Buonopane-ad uscire fuori dalla dinamica della casacca e passare alla buona politica. E aprire un dibattito aldilà delle posizioni. Istituzioni e politica, quindi, creino presupposti appetibili per lo sviluppo. Dobbiamo abbandonare questo piccolo mondo antico, perché non possiamo più permettercelo. Dobbiamo, insieme, proseguire la visione che sessant’anni fa ha avuto Fiorentino Sullo”. A fine convegno, poi, il mistero dell’Interno è stato a visitare il centro storico di Grottaminarda.



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