La lotta tra Cerignola e Avellino per la promozione diretta in Serie B prosegue senza tregua. Come già accaduto nel turno precedente, i gialloblù hanno risposto al successo biancoverde ed hanno mantenuto invariato il distacco in classifica (+5). Un distacco che, alla luce delle evoluzioni sui casi Turris e Taranto, potrebbe cambiare e rendere il finale di stagione ancora più emozionante.
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Cerignola-Avellino, equilibri sottilissimi. C’è un dato che può fare la… differenza
In caso di esclusione di corallini e pugliesi (eventualità che eliminerebbe in maniera pressoché definitiva dalla corsa Monopoli e Benevento), il vantaggio degli uomini di Raffaele sui lupi calerebbe di 2 lunghezze e renderebbe ancora più incerte le ultime nove giornate della stagione regolare.
Ma cosa succederebbe se al termine del campionato le due squadre avessero lo stesso numero di punti? Considerando la totale parità negli scontri diretti (0-0 al “Partenio-Lombardi”, 1-1 al “Monterisi”) a fungere da discriminante sarebbe la differenza reti generale.
Al momento l’Avellino (+27) è davanti rispetto ai rivali (+23) e vedrebbe dilatarsi il vantaggio (+26 contro +17) scartando i risultati ottenuti contro Turris e Taranto. Numeri da tenere in considerazione ma che attualmente valgono poco.
La realtà dice che ad oggi i lupi sono cacciatori di una lepre che non ha nessuna intenzione di farsi acchiappare. La sfida si annuncia bellissima, con il girone C che riassapora finalmente quel fascino del testa a testa sconosciuto negli ultimi anni. Gli equilibri sono sottilissimi: chissà che alla fine non sia veramente quel dato a fare la… differenza.