“I dati dell’INPS certificano chiaramente che 600 mila famiglie e un milione di persone in condizioni di disagio e povertà, che un anno fa beneficiavano del Reddito di Cittadinanza, oggi sono escluse dall’accesso all’Assegno di Inclusione e lasciate sole dal Governo Meloni”_ dichiara Daniela Barbaresi, Segretaria Nazionale CGIL.” Numeri che dimostrano come le scelte del Governo abbiano praticamente dimezzato la platea di coloro che potevano contare su una misura di contrasto della povertà. “Un Governo cinico che risparmia su povertà, fragilità e disagio, fingendo di ignorare che in Italia una persona su dieci vive in condizioni di povertà assoluta”
“Povertà che colpisce maggiormente le famiglie numerose, le famiglie operaie, quelle del Mezzogiorno, quelle in affitto, i migranti, certificando le pesanti diseguaglianze nel nostro Paese; che si è poveri pur lavorando
quando le condizioni retributive e di lavoro sono inadeguate; che si è più poveri se si vive in affitto (ma il Governo ha azzerato i fondi per gli affitti e per la morosità incolpevole né investe nell’edilizia pubblica); che si è più poveri nel Mezzogiorno ma con l’autonomia differenziata le diseguaglianze sono destinate a crescere inesorabilmente”
Rispetto alle parole della Segretaria Nazionale della Cgil, il segretario provinciale della Chil Avellino Franco Fiordellisi dichiara: “La situazione nazionale è anche peggio nel Sud ed ad Avellino, eravamo stati facili profeti nel dire che questo governo è contro i poveri e penalizza i fragili. Ma per stare ad Avellino la scarsezza di azioni sociali di supporto e assistenza fanno pesare ancor di più le criticità legate alla mancata erogazione dell’ADI, di fatto costringendo tante persone povere a lavorare a nero. Per tutte queste ragioni serve il rafforzamento delle strutture sociali a partire dal piano di zona, arrivando agli Ispettori del Lavoro che sono sempre troppo pochi”.