Patologia invalidante, la rizoartrosi è un’artrosi che colpisce in modo particolare la base del pollice, in grado di ostacolare anche gesti semplici, che compiamo quotidianamente. Per saperne di più leggi un estratto dell’intervista di Radio RTL 102.5 al professor Giuseppe Taccardo, dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Chirurgia della Mano del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma (alla fine dell’articolo, trovi il link per ascoltare la versione integrale).
Oggi parliamo di un argomento non troppo conosciuto: la rizoartrosi. Vogliamo iniziare raccontando di cosa stiamo parlando?
L’artrosi alla base del pollice è una delle affezioni artrosiche più comuni della mano. Anche se non è diffusa come altre forme di artrosi, è molto frequente e può causare una serie di problemi e limitazioni nella vita quotidiana delle persone colpite.
Ci sono differenze con l’artrosi? Come si distinguono e quali sono i sintomi?
L’artrosi alla base del pollice è caratterizzata principalmente dal dolore, che è il sintomo più importante. A causa di questo dolore, le persone colpite possono trovare difficoltà nel compiere azioni quotidiane come svitare il tappo di una bottiglia o aprire una porta. Nonostante sia un’artrosi come le altre, ciò che la distingue è la sua sede specifica, ovvero la base del pollice.
Quindi ci si può allarmare dai gesti che facciamo ogni giorno?
Esattamente, l’artrosi alla base del pollice si manifesta principalmente attraverso difficoltà nell’esecuzione di gesti quotidiani, che solitamente non dovrebbero causare problemi. Questo rende la diagnosi di questa patologia facilmente riconoscibile.
Qual è esattamente la sensazione che si prova? Come si può capire la gravità della malattia?
Una delle caratteristiche dell’artrosi alla base del pollice è la trasformazione della forma della base del pollice, causata da una sublussazione del metacarpo. Questo cambiamento può essere facilmente riconoscibile. Inoltre, la malattia si manifesta anche con una ridotta capacità di effettuare alcuni tipi di movimenti.
L’antinfiammatorio può essere un aiuto ma non risolve la questione in maniera definitiva. Esiste un paziente tipo? In quale età è più frequente?
L’antinfiammatorio è un farmaco utilizzato per alleviare i sintomi, come il dolore, ma non ha alcun effetto sull’evoluzione della malattia. I pazienti appartengono alla fascia d’età over 50, anche se può occasionalmente verificarsi in giovani con predisposizioni individuali.
Ci sono cose da non fare con la rizoartrosi?
Il pollice è usato nelle nostre attività quotidiane quindi non c’è qualcosa che non dobbiamo fare, ma dobbiamo pensare a come risolvere il problema.
Ci sono delle cause che fanno insorgere la patologia?
È una patologia degenerativa legata all’usura “normale” della cartilagine con l’invecchiamento. Ci possono essere cause congenite o traumatiche, come fratture subite in passato. In generale, è una forma degenerativa artrosica, che si riconosce per la sua origine progressiva nel tempo.
Ha in qualche modo a che fare con la sindrome del tunnel carpale?
No, quella è la compressione del nervo periferico mentre questa è una forma artrosica che colpisce un’articolazione. Non sono collegate in nessun modo.
Si può operare?
Inizialmente, la terapia ortopedica attraverso l’utilizzo di un tutore e antinfiammatori può essere la soluzione migliore per trattare l’artrosi. Tuttavia, se questi metodi non sono più efficaci, ci si può rivolgere alla chirurgia per ottenere risultati ottimali.
Quali sono i principali tipi di intervento, quanto durano e com’è la ripresa?
In una prima fase, l’artrosi deve essere trattata con terapie ortopediche, come l’utilizzo di un tutore e antinfiammatori. Tuttavia, quando si arriva alla fase in cui la chirurgia è necessaria, l’intervento più comune è la trapeziectomia, che consiste nell’asportazione dell’osso colpito e nella sua sostituzione con dei tendini localmente. Segue un periodo di immobilizzazione di circa 20 giorni con un gesso e una fisioterapia per alcune settimane, in modo da riprendere completamente l’uso del pollice. È importante riabilitare il pollice.
Quali esami bisogna fare?
Una radiografia è l’esame principe in questo caso.
È usuale che colpisca entrambi i pollici? Si può operare separatamente?
Può capitare che ne sia affetto uno o entrambi i pollici. Ovviamente si opera quello che ha l’esigenza funzionale.
Possono esserci recidive?
Non possono esserci, perché l’intervento prevede l’asportazione dell’osso.
Puoi ascoltare l’intervista completa al professor Giuseppe Taccardo, dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Chirurgia della Mano del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma su RTL 102.5 Play News “Lifestyle”: Rizoartrosi: cos’è e come si cura con Ludovica Marafini, il Conte Galè e Ilaria Arpino.