Si allarga l’inchiesta Dolce Vita. Dalle ulteriori indagini effettuate dagli inquirenti di Piazzale De Marsico, sale il numero degli indagati coinvolti nei concorsi indetti dal comune di Avellino.
Otto gli indagati per il concorso a dieci posti di vigile urbano, quello sospeso da un blitz delle Fiamme Gialle; tre indagati per la procedura di selezione per il concorso di geometra; due indagati per un concorso di istruttore categoria C e un’indagata per il concorso di funzionari tecnici. Sarebbero intermediari, per lo piu’ familiari dei beneficiari e vincitori dei concorsi o come nel caso della procedura di vigile urbano ammessi alla prova scritta che avrebbero,ricevuto dall’ex sindaco Gianluca Festa per mano di intermediari le prove in anticipo.
Si allarga ad altre due procedure svolte tra il 13 dicembre e gennaio 2024 l’ipotesi di accusa che insieme all’associazione per delinquere costituisce la parte principale dell’avviso di chiusura delle indagini firmato dal Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma, dai sostituti Francesco Raffaele e Fabio Massimo Del Mauro. La Procura ha però distinto le contestazioni. A Festa e ad altri due indagati, un ex dipendente del Comune di Avellino e un suo collaboratore che avrebbero materialmente stampato le stesse tracce, la contestazione di rivelazione del segreto di ufficio in concorso.Ai beneficiari e intermediari delle quattro procedure di concorso che sono finite nel mirino delle indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e dei militari dell’aliquota di Pg della Gdf presso la Procura di Avellino, invece, la contestazione e’ quella di ricettazione, anche alla luce delle pronunce di Riesame e Cassazione.
Saranno ora gli indagati a dover chiarire il loro ruolo e dimostrare, anche chiedendo di essere ascoltati nei prossimi venti giorni la loro eventuale estraneità alle accuse per cui la Procura di Avellino si prepara a chiedere il rinvio a giudizio.
Gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari firmati dal sostituto procuratore Fabio Massimo Del Mauro che sarebbero stati notificati del tutto a ventisei indagati riguarderebbero la responsabilità’ a vario titolo per i reati di associazione per delinquere (contestata solo ad una parte), al peculato, fino alla corruzione per l’esercizio della funzione, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, falso ideologico e materiale, ricettazione.Tra i principali indagati, oltre all’ex sindaco Gianluca Festa, l’ex dirigente Comunale Filomena Smiraglia, un ex assessore comunale, un attuale dirigente ed un dipendente comunale.
Il primo avviso è stato notificato venerdì al principale indagato, l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa che si è recato presso il comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, senza i suoi legali. Ai reati gia’ noti per le prime due misure cautelari, ovvero le vicende sono legate ai concorsi al Comune di Avellino e alla corruzione per l’esercizio delle funzioni contestata nella seconda ordinanza, si sarebbe aggiunta anche l’ipotesi di una presunta associazione a delinquere.