di Anna Pugliese e Gerardo Antonelli
Ami il trekking e non hai paura dei tratti esposti: probabilmente sei pronta per affrontare la tua prima via ferrata. «Si tratta di un tracciato alpinistico indicato sulle cartine o i cartelli con la sigla EEA, cioè per Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica», spiega Stefano Michelazzi, Guida Alpina-Maestro di Alpinismo, referente di Guide Alpine Alto Garda e Vallesabbia.
«In pratica sono percorsi su roccia agevolati da appigli predisposti, che permettono di salire con l’aiuto di cavi d’acciaio, scale, pioli, ponti sospesi».
Che cosa serve per la via ferrata
«Per affrontara una via ferrata devi indossare l’imbragatura, una cintura di sicurezza che si infila dalle gambe e permette di assicurarti al cavo grazie al set da ferrata. Questo kit è composto dai moschettoni (speciali ganci), due fettucce connesse ai moschettoni e dal dissipatore, un congegno che in caso di caduta assorbe lo strappo, rendendolo meno traumatico. Obbligatorio, inoltre, il caschetto da arrampicata», spiega l’esperto.
«Per quanto riguarda le scarpe è importante che abbiano una suola ben incisa, con un buon grip. Possono essere basse o alte alla caviglia, dipende dalle preferenze personali. Ricorda però: quelle da arrampicata non sono consigliabili perché inadatte ai tratti dove, per esempio, si cammina. Può essere utile indossare, inoltre, anche un paio di guanti specifici con rinforzi sui palmi e punta delle dita libere perché i cavi d’acciaio, alla lunga, possono essere abrasivi».
Le regole base per affrontare una via ferrata
Nei tratti attrezzati con i cavi d’acciaio dovrai essere sempre ancorata con entrambi i moschettoni al cavo. Questo perché in caso di caduta, se uno dei due dovesse rompersi, evento improbabile ma non impossibile, hai sempre l’altro che ti sostiene.
Ricorda, inoltre, che le ferrate sono assolutamente da evitare quando il meteo minaccia temporali. «È metallo fissato alla roccia e attira i fulmini», avverte la Guida Alpina.
La prima via ferrata, da chi farsi accompagnare
Se non puoi contare su un amico esperto di cui puoi veramente fidarti e sei alle prime armi, non avventurarti da sola. Potresti incontrare tratti particolarmente esposti, cavi danneggiati o una zona franosa che potresti non saper affrontare.
«Rivolgiti alle Guide Alpine, sono gli unici professionisti abilitati all’accompagnamento con l’utilizzo di tecniche alpinistiche, e quindi anche sulle vie ferrate», commenta Stefano Michelazzi.
Negli uffici locali o sulle diverse proposte delle Guide Alpine che trovi in internet, potrai trovare un programma di uscite, in modo da condividere il trekking con un piccolo gruppo oppure valutare l’accompagnamento individuale. Inoltre esistono anche brevi corsi, per imparare a muoverti sicura e indipendente pure ad alta quota.
Dove informarsi
«Chiedi consigli sullo stato della ferrata che stai per affrontare. Potrebbero esserci stati danni causati da valanghe, smottamenti o fulmini di cui non sei a conoscenza», suggerisce il nostro consulente.
«Meglio informarsi dai gestori del rifugio più vicino, sempre aggiornati sulle condizioni dei sentieri o nel caso contattare le Guide Alpine della zona».