Come coltivare e valorizzare le piante grasse

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Le piante succulente o piante grasse sono icone del nostro tempo. Non c’è casa che ne sia senza, perché sono facili da coltivare e, con le loro forme aliene, non annoiano mai. Spesso però passano inosservate perché poco valorizzate. «Invece basta un po’ d’attenzione per farne un elemento di home decor irresistibile», racconta Fran Bailey, esperta della Royal Horticultural Society inglese, che all’argomento ha dedicato un libro, Cactus e succulente (19,90 €, Giunti Editore).

«Il modo più semplice è quello di raggrupparle. Soprattutto le piccole rischiano di diventare invisibili, meglio riunirle su un vassoio, scegliendo vasi molto simili. In questo modo sembreranno un corpo unico. Le piante di media grandezza invece stanno bene in uno spazio ampio, come uno scaffale, o il piano di una credenza. Il risultato è ancora migliore se riesci a metterle su più livelli, per esempio una specie ricadente, come una Ripsalis, su uno scaffale più alto e un’Euforbia o un’Opuntia sotto. Un esemplare grande, per esempio una Crassula, va lasciata da sola, così diventa protagonista».

Un altro modo è giocare con le texture. Spesso di una singola specie, come l’Echeveria, esistono decine e decine di varietà diverse: con differenti tonalità di verde, con la superficie liscia, pelosa o ruvida, con la foglia tonda o aguzza. E le variazioni su uno stesso tema sono sempre eleganti. Oppure puoi mettere l’accento sulle forme, collezionando le piante grasse più diverse: tonde come la Rebutia, alte e strette come la Sansevieria cilyndrica, a zig zag come l’Epifillo anguliger… «Un altro modo semplice per ottenere risultati interessanti è quello di giocare con il colore», spiega Zia Allawayco-autrice del libro. «Non c’è un solo verde, ce ne sono moltissimi, alcuni si avvicinano al grigio, altri al blu, al rosso, al giallo. Attenersi a una gamma cromatica con tonalità simili è il modo più semplice per creare un accostamento d’effetto, mentre giocare con i contrasti richiede più maestria. Anche il colore del contenitore è importante. Per esempio se vuoi enfatizzare una varietà dalle sfumature aranciate, mettila in un vaso di terracotta». A volte poi basta un singolo vaso per ottenere un risultato eclatante come nei 3 progetti delle esperte.

Un piccolo giardino sospeso262759

Ecco un modo facile e di grande impatto per valorizzare lo spazio vicino a una finestra. La parte più difficile è scovare i contenitori. Se non li trovi nei negozi di giardinaggio o di oggetti per la casa, cerca online “terrari da appendere”. Scegli quelli a imboccatura molto larga. Riempi il fondo con un cucchiaio di ghiaia e copri con uno strato di compost alto 2-3 centimetri. In ogni boccia interra un paio di piantine molto piccole, pressa il terriccio e ricopri con sassi decorativi. Appendi i terrari al bastone delle tende o con dei ganci. Annaffia solo a terreno asciutto.

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Il portacandele vegetale

Per questo progetto hai bisogno di 2 vasi: uno più ampio (20 cm di diametro) e uno più piccolo (8-10 cm): aggiungi uno strato di ghiaia sul fondo di quello più grande e inserisci l’altro al centro in modo che i 2 contenitori siano alla stessa altezza. Riempi lo spazio fra i 2 vasi con terriccio per piante grasse fino a 4 cm dal bordo. Interra piccoli esemplari di Crassula, Echeveria e Sedum. Inserisci anche un esemplare ricadente di Senecio rowleyanus. Sistema una candela nel vaso piccolo. Deve essere alta almeno 16 cm per non dar fastidio alle piante quando è accesa.

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Il terrario  di sabbia

Il segreto di questo terrario sono i due vasi uno dentro l’altro. Il primo è più piccolo, 17 cm di diametro, e bucato sotto, riempito con terra per piante grasse. Dentro devi interrare almeno 4 piantine con le stesse esigenze, ma dalle forme molto diverse. Per esempio l’alta Sansevieria cylindrica, la tonda Rebutia, il Cotyledon ondulato, l’Opuntia vestita. Il secondo vaso è di plastica trasparente, ha un diametro di 20 cm e non è bucato. Metti un contenitore dentro l’altro, procurati 2 sabbie di diverso colore e, con l’aiuto di un imbuto, crea strati alternati e ondulati.

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