Consigli in amore, come riconoscere gli uomini furbetti

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Sei alla ricerca di Mr. Right? Non perdere le speranze. È vero che in giro c’è molta fuffa ma la buona notizia è che, nella nostra vita dentro e fuori la Rete, il modo per distinguere quello Giusto c’è. Alessandro Nicolò Pellizzari, giornalista di Starbene, blogger e scrittore, ci parla della sua ultima uscita in libreria, Love Advisor (Stile Italia Edizioni – Maretti editore, 19 €), una guida ironica e divertente per schivare seriali, narcisisti, leoni da tastiera e trovare l’uomo che fa per te.

Un libro che “sparla” di uomini scritto da un uomo. Da dove nasce l’idea di Love Advisor?

Tutto parte dal blog che ho messo online nel 2014. L’idea è nata quasi per caso: ho deciso di avviare un blog in cui pensavo di parlare di politica, attualità e di relazioni personali. Insieme a un esperto della rete, ho creato quindi i differenti canali: Superdonne, la directory dedicata al mondo femminile, recitava nell’incipit: “Io non capisco perché le mie amiche belle, intelligenti e single non riescano a trovare non dico il principe azzurro ma nemmeno un uomo decente con cui uscire per qualche mese”. Ed ecco la sorpresa: in breve tempo il canale ha surclassato gli altri e lì mi sono arreso. Ho capito che era il cavallo vincente su cui puntare. In pochi giorni 20.000 follower, oggi arrivano a 200.000 al mese. E in questi anni sono passati dal mio blog un totale di 8 milioni di utenti unici: direi che i numeri mi hanno dato ragione. Le donne qui si trovano, chiacchierano, parlano e sparlano, discutono, si confrontano e diventano perfino amiche: si sentono a casa. E ascoltandole, via via ha preso corpo l’idea di un libro: perché non cogliere il valore di queste storie e metterle a disposizione di tutte le altre donne? Ne sono usciti 30 profili di “maschi standard” in cui vengono descritte le loro strategie seriali, le loro tecniche di seduzione identiche, le bugie spudorate, i trucchetti simili nella forma e nel contenuto, i copia e incolla emotivi messi in atto in ogni incontro on e offline. Così ho proposto l’idea a Maurizio Belpietro, il mio editore e direttore editoriale di Starbene. Love Advisor, uscito a fine ottobre 2022, è il primo libro pubblicato da Stile italia Edizioni insieme a Maretti editore.

Questo ruolo da insider nel mondo femminile non la fa sentire un “traditore di genere”?

Per niente. Prima di tutto perché sono molti anche gli uomini che frequentano il mio blog (il 30%). Secondo perché penso che “fare da specchio” alle relazioni tra uomini e donne sia un modo per far crescere entrambi. Infine, perché gli uomini hanno comportamenti più standardizzati rispetto alle donne. Dico sempre che i primi sono la costante, le seconde la variabile. Gli appartenenti al mio sesso sono più prevedibili: può essere utile anche per loro ampliare lo sguardo e magari trovare vie più “creative” per capire l’universo femminile.

4 profili di uomini ad alto rischio

All’inizio tutto è al top: scenografia, dialoghi e costumi. Ma in camerino si toglie la maschera. E sono guai.

Le sue strategie? Regola n.1: falla parlare e dedicale tutta l’attenzione del mondo. Al primo incontro tutto deve essere perfetto: non esiste altro che lei. Occhi negli occhi, complimenti a profusione, premure, dedizione assoluta. Regola n. 2: mai parlare di sé, altrimenti ci si potrebbe tradire. L’attore in genere è sposato o fidanzato, ma è bravissimo a condurre una doppia vita, il multitasking è il suo modus operandi ideale. È un ottimo organizzatore di appuntamenti (probabilmente usa un file Excel) e quando c’è, è completamente dedicato: conosce a menadito la tecnica del love bombing e la usa con precisione infallibile. Simpatico, istrionico, pieno di iniziative, travolge la “prescelta” con messaggi, fiori, inviti, sorprese. I primi tempi è un idillio e il copione è perfetto: dialoghi, scenografia, protagonisti e comparse. Tu, al centro, sei la reginetta del ballo finché non compare la scritta “The end”.

Come sgamarlo

Appena si spengono le luci dei riflettori (in genere dopo qualche settimana) arrivano i primi “balzi”. Messaggi e risposte si diradano, gli appuntamenti live diventano una corsa a ostacoli, il bidone last minute è ormai di routine. Alle prime obiezioni o domande, arriva anche il gosthing. Sparisce una settimana, poi ecco un like su Instagram, s’inabissa di nuovo e dopo 10 giorni un whatsapp melenso e via così. Allora quello è il momento per metterlo con le spalle al muro. Chiedi, chiarisci, poni un aut aut. Se sei fortunata, arriva l’uscita di scena: sei fantastica, è stato bellissimo, ti meriti un uomo che ti faccia felice.

È un seriale inveterato: l’importante è la quantità, non la qualità. Poeta delle frasi fatte, primeggia sui social

È un asso pigliatutto, si muove principalmente nelle acque virtuali dove le sovrapposizioni non si notano e, saltando di social in social, qualcuno nelle rete rimane sempre impigliato. Da Linkedin a Tinder, si muove a tutto campo e ogni bit è buono per cuccare a larga gittata. La qualità in fondo è poco importante perché l’obiettivo principale è segnare il “punto” nella sua allegra brigata, dove condivide racconti ed esperienze con i suoi compagni di merende. Si presenta aitante e sportivo, usa un repertorio collaudato, un lessico standardizzato (gli aggettivi preferiti? Sei affascinante, interessante, profonda) e un’artiglieria veloce ed efficace: il copia-incolla e il caffè. Il primo gli consente una diffusione digitale planetaria a tempo zero, il secondo è economico e poco impegnativo e gli permette di capire nel giro di un quarto d’ora se riuscirà a segnare in porta.

Come sgamarlo

Se cerci sesso multitasking a tempo determinato, questa tipologia d’uomo è quello che fa per te. In caso contrario, capire chi hai di fronte è piuttosto semplice: è affabile ma scostante, va di fretta e non risponde subito in chat (perché sta scrivendo ad altre 10), non fornisce mai dettagli sulla sua vita privata, ha già chiesto l’amicizia a tutte le tue amiche, è online alle 2 di notte ma poi ti racconta che è una settimana che non si collega. La prova del 9? Chiedi a una tua amica che è caduta nella stessa rete di cosa hanno parlato e ben presto verificherai che è la fotocopia della tua chat. Il vantaggio è che come repentinamente è apparso nella tua vita, così puoi farlo sparire: concediti due secondi di felicità con il tasto blocca.

Una vita di sofferenze. Bello (si spera, almeno) e dannato

Ne ho viste io di cose che voi umani… L’eterno reduce dal fronte del nulla sciorina all’inizio il fascino della vita vissuta intensamente. È quello che sui profili social alla voce Istruzione al posto di mettere “laurea in…” scrive “a scuola della vita”. Sono capitate tutte a lui: fallimenti professionali, divorzi, figli problematici e chi più ne ha, più ne metta. È una calamita di disgrazie ma – racconta – grazie alla sua tempra e al suo carattere è gagliardamente sopravvissuto a tutto e ora è pronto a concedervi l’onore della sua attenzione. Non è brillante ma ha buona memoria (gli serve per non fare gaffe), è attento ai dettagli, profondo, mediamente colto e può parlare per ore delle sue passate esperienze straordinarie, ma è anche capace di lunghi silenzi. Sembra affascinante e la sua introversione aggiunge uno charme particolare al suo modo di essere… i primi tempi.

Come sgamarlo

La fase del contagio dura circa 3-4 settimane. È un po’ depresso, è vero, ma è attento e gentile e ti fa stare bene. La fase acuta, che può durare qualche mese, vede una trasformazione lenta ma costante, a partire dall’abbigliamento che dal classico andante (anzi, un po’ andato) diventa tuta e pantofole con cui si aggira sbadigliando per casa tua. Eh già, perché una caratteristica del reduce impenitente è che si accozza a domicilio, così risparmia soldi ed energia. Via via che passa il tempo i suoi silenzi si allungano e il bell’ombroso, che tanto sembrava affascinante, è sempre più sdraiato davanti a una serie Tv invece che chino su un libro. La sua prosopopea diventa una lagna, il suo savoir faire si trasforma in boria, la sua assertività in arroganza. E si lamenta, di continuo, di tutto: i rapporti con i colleghi sono pessimi, il mantenimento da passare ai figli troppo alto, la relazione con te insoddisfacente perché non lo ascolti abbastanza. E tu a poco a poco diventi sempre più piccola, anonima, invisibile. È il momento di fargli le valigie. Non farti carico delle sue paturnie né della sua scarsa energia vitale: le crocerossine non hanno mai cambiato nessuno. Fagli un favore: lascialo. Magari gli darai un’opportunità per capire quanto vive male. E regalati una vita più sana, luminosa e divertente.

“Sono bello, intelligente e premuroso, il compagno perfetto” è il suo mantra preferito. Finché non si stufa

A dire il vero, ognuno di noi (donne e uomini) ha sviluppato un tratto narcisistico nella società dell’individualismo spinto, perciò occorre fare un po’ di chiarezza. Se ti stai immaginando una bellezza efebica che si specchia in un limpido lago inebriandosi della propria bellezza, sei fuori strada. Il narcisista spesso è una persona qualunque, sovente frustrata o irrealizzata, che cova un senso di rivalsa (spesso inestinguibile) verso il mondo intero e, in particolare, nei confronti del sesso femminile. In genere, ha avuto una madre anaffettiva ed esigente, ragion per cui ha bisogno dell’approvazione altrui come dell’aria che respira per sentirsi adeguato nel mondo. Sceglie le sue vittime – che sono trofei da esibire – in modo accurato: devono possedere quelle caratteristiche di fragilità ben nascosta compatibili alla sua personalità eccentrica per affondare il colpo nel momento giusto. Spesso, ha un lato femminile estroflesso (mammina cara è sempre presente) e lo utilizza per agganciare le prede in modo chirurgico. Conoscendo solo l’amore ambivalente, riesce a farti sentire la zarina delle terre emerse un giorno, ma in quello seguente ti convince che se ti ha tradito è colpa tua. Sovente è colto, ha un eloquio brillante e spiritoso che utilizza ad arte per portarti in paradiso e poi traghettarti all’inferno.

Come sgamarlo

Dopo il love bombing iniziale (immancabile, poiché in quanto sua emanazione sei perfetta), arriva l’ambivalenza. Un giorno c’è, un altro sparisce. Si sveglia empatico e sensibile, alla sera è freddo e scostante. È un bugiardo sofisticato: dato che si sente inferiore e ha paura di essere scoperto, è estremamente razionale nel comportamento ed è difficile coglierlo in flagrante. Ma anche di fronte all’evidenza, usa le sue capacità manipolatorie per negare le proprie malefatte e scappa di fronte alle difficoltà a gambe levate. La prova del 9? È incapace di autocritica, non sbaglia mai. Infine, è un professionista dell’eterno ritorno: non perché ci tiene, è che non sopporta di essere abbandonato. Cambia la serratura senza rimpianti: è un infelice cronico.

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