Controlli sui conti correnti: non c’è speranza per nessuno, il Fisco utilizza IA

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L’intelligenza artificiale per “stanare” i furbetti che provano ad aggirare i controlli sui loro conti correnti: ecco le ultime novità. 

Anonimometro: alla maggior parte di noi questa parole suonerà strana e incomprensibile. Ma presto ci faremo – letteralmente – i conti. Nelle scorse ore il Sottosegretario all’Economia, Federico Freni, in commissione Finanze alla Camera ha fatto sapere che sono partiti i controlli del Fisco sui conti correnti con l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale. I “furbetti” di turno hanno le ore contate. Vediamo nel dettaglio come funzionano le nuove verifiche.

I controlli mediante algoritmo prendono di mira tutti quei soggetti che omettono di dichiarare i propri redditi. (Ilciriaco.it)

Il sottosegretario ha precisato che i controlli mediante algoritmo prendono di mira tutti quei soggetti che, a fronte di movimentazioni attive di importo considerevole, hanno omesso di dichiarare i propri redditi. Ai fini dell’elaborazione delle “liste selettive di controllo”, infatti, si è tenuto conto dei dati contenuti nell’Anagrafe tributaria e di una serie di “indizi” della presenza di flussi finanziari non soggetti a imposizione. Cosa fare in caso di accertamento?

L’Anonimometro dalla A alla Z

I principali destinatari dei controlli sui conti correnti basati sull’Anonimometro sono i contribuenti più “sospetti”, in particolare quelli che risultano non aver presentato la dichiarazione dei redditi. Ma dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sono intanto arrivati ulteriori dettagli sulle elaborazioni effettuate dall’Agenzia delle Entrate. I controllori hanno deciso di tenere conto degli “elementi sintomatici della presenza di flussi finanziari non soggetti ad imposizione”. Tradotto: donazioni in denaro, eredità, somme soggette a ritenuta a titolo di imposta o di imposta sostitutiva, e così via.

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L’Anonimometro è diventato operativo nel luglio 2023, dopo il via libera del Garante per la Privacy. (Ilciriaco.it)

In realtà, in caso di incongruenze tra le informazioni relative ai flussi di cassa rispetto a quelle reddituali, le prime segnalazioni operative da parte dell’Agenzia delle Entrate sono scattate già a decorrere dal mese di settembre 2023. L’Anonimometro è diventato operativo nel luglio scorso, dopo il via libera del Garante per la Privacy e sulla base delle regole tecniche delineate dall’Agenzia delle Entrate nel Documento illustrativo della logica degli algoritmi e nel Documento di valutazione di impatto pubblicati il 19 maggio 2023.

Si tratta, nel dettaglio, di posizioni che “sono tuttora in fase di approfondimento e integrazione con gli ulteriori dati a disposizione degli Uffici”. In ogni caso sono in fase di notifica gli avvisi di accertamento per i profili più critici: l’attività di segnalazione va avanti, nell’obiettivo di una regolarizzazione spontanea del contribuente. Strada quest’ultima che ad oggi è stata scelta da molti e che ha portato al versamento delle maggiori imposte accertate con il meccanismo del “ravvedimento operoso”.



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