“Esiste un Sud del Mondo. Gli Artisti riescono a vederlo assai prima. Sta lì. Davanti ai loro occhi. Per questo lo mostrano, poi, agli altri. Che stanno persi tra i pensieri. Dentro agli schermi annoiati dei telefonini con le pellicole scheggiate. Pino Daniele l’ha cantato in tempi mai sospetti. Napoli o la Sicilia vale uguale, del resto. È proprio un sentimento”. Così il critico Francesco Della Calce descrive “Cordapazza”, la Mostra a cura di Nicole Maglio al Palazzo Marchesale di Pisciotta. È partita il 28 Luglio col viatico del “Binirica! – Short Film Festival”. Il riferimento, nel titolo, è al “favorite!” che in Campania, una volta, si usava a tavola quale segno d’accoglienza.
E a proposito di Sud Della Calce ricorda come “Del resto la corda pazza l’ha inventata Pirandello. E fu messa in scena anche da Eduardo De Filippo. «Deve sapere che abbiamo tutti come tre corde d’orologio in testa. La seria, la civile, la pazza…». E in questo reportage opera della Curatrice, di cui sopra, coadiuvata dalle colleghe Paola Porciello e Anita Bruno, la “staffetta” con Letizia Battaglia è evidente. Quasi inevitabile. La Maglio, ad esempio, pare una sua allieva diretta. Le bambine delle immagini in bianco e nero rendono un déjà vu che potrebbe quasi scomodare sindromi da Stendhal estive. La Collettiva fotografica si intitola, necessariamente, “Sulle tracce di Letiza Battaglia”. «Reportage può significare tante cose, per ognuno cose diverse. Per me significa andare al cuore delle cose, di un luogo, di una città, di un gruppo di persone, cioè scavare con l’immagine. Io lego molto la fotografia al cinema: è come una creazione». Perchè l’Arte diventa retaggio in talune occasioni. Gli scatti delle Fotografe si (con)fondono in un corpo unico. Appesi ai fili. Bucato di un’immaginazione persa nella memoria. Bambini e vecchi. Spiagge e piazze. Aria di Paese. Occhi pr0fondi e lontani. Ricordi che hai visto nelle case di qualcuno. “Binirìca”, allora, diviene un mantra quasi inconsapevole. Dei Sud dimenticati, ma affatto scordati”