Coronavirus, Palmieri: fase uno De Luca promosso. Titolo V, riforma fallita – IL CIRIACO

0
217


Beniamino Palmieri, sindaco di Montemarano

“Regione Campania promossa a pieni voti per la risposta all’emergenza Covid, anche la sanità dopo le difficoltà iniziali ha reagito positivamente ma abbiamo riscontrato il fallimento dell’articolo V della Costituzione. La ripresa andava programmata prima, Renzi è stato frainteso. Per le elezioni regionali attendiamo il Ministro della Salute”. E’ l’analisi del sindaco di Montemarano e coordinatore provinciale di Italia ViVa Beniamino Palmieri. Nessun caso nel comune altirpino grazie al senso di responsabilità dei cittadini, ma attenzione alta per alcuni casi nei comuni limitrofi.

Palmieri, come giudica l’operato della Regione Campania al termine della fase 1?
I bilanci si faranno quando saremo fuori dall’emergenza con lucidità e serenità. I numeri oggi parlano chiaro, in questa prima fase è riuscita ad evitare situazioni difficili. Abbiamo zone con densità abitative tra le più alte in Europa, è stato giusto applicare provvedimenti rigorosi e serveri per prevenire ogni situazione di contagio. La salute viene prima di tutto.

De Luca promosso a pieni voti?
Senza alcun dubbio. E’ stato lucido nel mettere in campo azioni per salvaguardare i cittadini ed allo stesso tempo è riuscito a prendere tempo per perfezionare procedure e protocolli per limitare la diffusione del virus. Atteggiamento dal quale ha tratto vantaggio anche la sanità dove le terapie intensive e sub intensive non sono andate in difficoltà

La risposta del sistema sanitario irpino la soddisfa?
Abbiamo avuto due zone rosse, ma soprattutto la zona di Ariano Irpino ha destato preoccupazione. In corso d’opera la percezione è che si sia lavorato bene e l’attività di monitoraggio spinta nelle comunità dove sono stati riscontrati i maggiori problemi è meritevole di plauso. La sofferenza che ha colpito determinate realtà colpisce l’anima, a loro esprimo Un solidarietà ed affetto. Le criticità della sanità irpina vengono da prima dell’emergenza, sono diversi i punti di debolezza tra queste la fragilità della medicina territoriale. La modifica dell’art V della Costituzione ha evidenziato l’inadeguatezza dell’architettura istituzionale dello Stato. La voce deve essere unica. Dopo aver trovato terapie salva vita ed il vaccino per il Covid, la politica dovrà avviare una discussione su quella riforma costituzionale.

E’ appena iniziata la fase 2. La convincono le misure messe in campo?
Non bisogna farsi distrarre dal pregiudizio altrimenti sfugge la sostanza del ragionamento. Le difficoltà sono evidenti e noi, come primi cittadini, siamo il terminale di una serie di criticità. La ripartenza andava programmata con 20 giorni di anticpo e non per anticipare il processo ma per una discussione ampia per trovare equilibrio tra tutela della salute e la sopravvivenza economica. I dati sull’occupazione prevendono un autunno molto caldo, gli industriali ritengono le misure adottate paliativi. Occorrono interventi strutturali. Ma senza un’ampia discussione, una programmazione diventa tutto più difficile.

La parole di Matteo Renzi sull’argomento hanno fatto molto discutere. “I morti di Brescia e Bergamo ci direbbero di riaprire”. E’ d’accordo?
Il suo era un ragionamento non solo sulla crisi economica ma faceva riferimento alla centralità del Parlamento ed al superamento dei Dpcm come soluzioni alla crisi. E’ passata la frase ma non il concetto, chi ha dedicato una vita intera al lavoro non avrebbe voluto vedere chi deve prendere decisioni con le mani in mano. E’ stato un tentativo per spronare il Governo verso posizioni di maggiore incisività attraverso una maggiore collegialità. C’è stato il putiferio mentre i problemi restano.

Elezioni regionali, lei è d’accordo di andare al voto il prima possibile in Campania?
Non è una materia facile. Fondamentale sarà l’indicazione del Ministero della Salute e la previsione di Ottobre dei dati sulla pandemia. E poi c’è la campagna elettorale che inizia a Luglio. Dipenderà dalle analisi del team di esperti che lavora con il Ministero. Ma a questo va ad aggiungersi anche un problema burocratico. La proroga del mandato di De Luca già c’è stata. Normativamente sarà possibile reiterarla? E fino a quando?



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here