“Lo sciopero di 8 ore proclamato per mercoledì 12 marzo da Uilm e Fiom spacca il sindacato alla Denso e allontana il confronto con la Direzione Aziendale”: le segreterie provinciali di Fim-Fismic-Uglm e le rispettive Rsu dicono basta a questa pericolosa ’’deriva sindacale’’, “perché mette a rischio 200 posti di lavoro e allontana una soluzione faticosamente costruita negli ultimi mesi. Tra pochi giorni scadrà il contratto di solidarietà e senza il rinnovo dell’accordo scatteranno i licenziamenti collettivi”.
“La situazione alla Denso – fanno sapere i segretari provinciali di Fim-Fismic e Uglm – sta diventando molto pericolosa. Sfidare l’azienda in questa fase di crisi dell’Automotive può innescare una reazione incontrollata che metterebbe a rischio l’investimento di 20 milioni di euro deciso dalla Direzione Nazionale. Bisogna far prevalere la razionalità e l’interesse generale e non le questioni che riguardano i singoli lavoratori. Bisogna riportare l’Azienda al tavolo dell’Unione Industriale e far ripartire il confronto sulla prospettiva dello stabilimento di Pianodardine”.
“Per questo motivo diciamo no allo sciopero di mercoledì e con la maggioranza delle Rsu inviteremo i lavoratori a fare la scelta giusta. I singoli episodi, possono essere affrontati in tribunale senza danneggiare l’insieme della fabbrica. Evitiamo di far scappare dall’Irpinia grandi gruppi industriali che potrebbero tranquillamente investire altrove e lasciarci in un mare di guai”.