così ho imparato ad amare questa terra. La sua gente ma attenzione a salvaguardare la sua identità – Corriere dell’Irpinia

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“Castellabate è profondamente cambiata dopo l’uscita del film che le ha reso omaggio, la piazzetta del paese era il cuore delle vita della comunità, oggi è un luogo anonimo, tanti cercano ciò che hanno visto al cinema. Il rischio è che perda la sua identità. Ma è chiaro che la forza di Castellabate è nella sua gente, in quegli uomini e donne che ci vivono tutto l’anno’. Racconta così al Museo Irpino il legame speciale con Castellabate l’artista tedesco Harald Winter, introdotto dai professori Leonardo Festa e Gabriella Sementa. Da quel legame è nato il progetto “Castellabate project”, con opere nelle quali rivivono ritratti di ragazzi e ragazze, uomini e donne, anziani e anziane. “Sono tutti nati – prosegue da schizzi fatti al bar – Sono falegnami, macellai, camerieri con i quali è nata innanzitutto un’amicizia. Solo dopo averli conosciuti, provo a dipingerli, devo sapere cosa voglio raccontare, mi piace che nei ritratti ci sia anche l’interiorità dei soggetti narrati. E’ un modo per conoscere meglio la comunità”. Spiega di aver scelto Castellabate “poichè avevo letto su un giornale che era perfetto per gli individualisti, parola che in tedesco ha un’accezione diversa. Ci siamo venuti la prima volta 33 anni fa e ci ha conquistato. Da allora ogni anno mi fermo per un po’ con la mia famiglia a Castellabate. Anche i miei nipoti ormai amano questo luogo”. A prendere forma una mostra che ha fatto tappa anche a Castellabate in occasione della festa dei 900 anni. Un incontro che diventa anche l’occasione per parlare di arte, da un’opera realizzata su una rotonda, oggetto di non poche polemiche poichè finita sotto accusa per il rischio di causare incidenti all’insegnamento dell’arte nei licei tedeschi, molto legato alla pratica fino alla fontana da lui realizzata che va a tempo.



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