“Così lontani…così vicini. Interconnessi e felici”

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Di Pellegrino Caruso

“Così lontani…così vicini. Interconnessi e felici “: e’ questo il titolo programmatico del ciclo di incontri on line tra scrittori, educatori, psicologi e guornalisti voluto da Marina Siniscalchi, presidente dell’associazione culturale ” Ebbri di libri”.Rientra in tale contesto il sabato pomeriggio di discussione in streaming tra Marika Borrelli, giornalista e scrittrice e la psicologa e psicoterapeuta familiare Irene Iannino, che , introdotte da Cinzia Coppola si sono confrontate su famiglia, spazi e relazioni al tempo del Covid.Chiare le premesse della Borreli: ” Viviamo tutti un esperimento sociale involontario con nuovi spazi in cui vivere, lavorare e studiare, in cui dobbiamo orientarci al meglio “. Si evidenzia, dunque, la necessità di nuove mappe che, per la costante evoluzione della situazione sociosanitaria e culturale sembrano pero’ svanire, come dipinte ad acquerello, con percorsi tracciati con inchiostri che sbiadiscono.Rassicurante appare la Iannino, la quale chiarisce subito che occorre non scoraggiarsi, senza pero’ negare la realtà.” E’ importante – precisa la psicologa- fornire metaconsigli, ricordando che ogni forma di apprendimento deve restare relazionale ed interpersonale”.Sia La Iannino che la Borrelli concordano sulle grandi risorse offerte dai social e sulla necessità di trovare le ” parole ” nuove per definire una situazione di certo inedita.” Le pandemie sono gia’ esistite- chiarisce la Borrelli e sono state superate ma e’ in evoluzione il contesto comunicativo”.”I ragazzi sanno adeguarsi piu’ degli adulti alle tecnologie- precisa la Iannino- creando stanze virtuali in cui riescono a realizzare meglio anche alcune artivita’ didattiche.”.Il pensiero va subito alla scuola e viene così recuperata la recente preoccupazione di Walter Veltroni il quale , in un recente contributo sul “Corriere della sera” parla di ” ragazzi dimenticati nell’inverno della pandemia”.Le relatrici non minimizzano possibili disagi ma sono anche convinte che nonni, genitori e nipoti, chiamati a confrontarsi con le stesse regole sanitarie possono trovare insieme le opportune vie di uscita. Conta soprattutto la reciproca attenzione al comune disagio ed i docenti sono chiamati a svolgere la loro parte.” La Dad – chiarisce la Iannino- consente dei feedback importanti ed occorre andare anche alla ricerca del perche’di alcune telecamere spente, che nascondono forme di timidezza o timore non sempre esplicitate “.La Iannino fa riferimento alla posizione dell’equilibrista, che, pur essendo carismatica, non può restare sempre costante perché perde di efficacia.” Questo e’ il tempo della flessibilità conclude- in cui bisogna sapersi muovere tra stabilità e cambiamento, senza negare il disagio e la sofferenza del tempo attuale. Bisogna affidarsi ai sogni ed al loro potere cicatrizzante, perché le ferite fanno parte della vita ma bisogna saper reagire, nella consapevolezza dei tanti ruoli comportamentali che ciascuno di noi assume.” Ricordo – chiosa la Borrelli- un insegnamento basilare della comunicazione che traggo da Meyrovitz il quale parlava del protagonista di una festa di laurea che si ritrova ad essere ligio studente per i suoi professori, rispettoso figlio e nipote ma anche goliardico compagno per gli amici.”Il sabato pomeriggio in streaming si rivela,dunque, la giusta occasione per ribadire che occorre sapersi adattare alle varie situazioni della vita, restando interconnessi con le varie dimensioni interiori ed esteriori della nostra esistenza!



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