di Laura Della Pasqua
1. Gestire il virus a casa, il vademecum dei medici
2. L’influenza australiana sorpassa il Covid
3. Retromarcia cinese sulle restrizioni
1. Gestire il virus a casa, il vademecum dei medici
I contagi, complice la stagione fredda, stanno aumentando ma il Covid non fa più paura. I casi gravi che richiedono l’ospedalizzazione sono pochi, grazie all’immunità diffusa creata dai vaccini e dal numero di coloro che hanno contratto il virus e oggi è possibile una terapia domiciliare precoce per il trattamento dell’infezione.
Intervenire tempestivamente sui sintomi attraverso terapie mirate ed efficaci, permette di creare un sistema virtuoso di controllo della malattia. I medici di medicina generale della FIMMG Roma e quelli dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive del Policlinico di Tor Vergata di Roma, hanno redatto una serie di indicazioni a uso dei medici di base per il trattamento farmacologico domiciliare della malattia.
Il vicesegretario vicario nazionale FIMMG, Pier Luigi Bartoletti, spiega che innanzitutto bisogna distinguere tra terapie specifiche e terapie non specifiche. “Le cure specifiche sono le terapie antivirali e gli anticorpi monoclonali, questi ultimi somministrabili solo in ospedale o a domicilio con personale specializzato. Escludendo malati cronici, pazienti obesi o sovrappeso, l’indicazione è che sopra i 65 anni si dovrebbe fare una terapia specifica con antivirali orali o con i monoclonali.
Chi non è in condizioni di rischio, cioè persone in buona salute e i giovani, valutando sempre caso per caso, può fare una terapia non specifica, ovvero con medicinali antinfiammatori. Si è visto infatti che questo riduce molto le ospedalizzazioni”.
Nel combattere il virus, gli antinfiammatori hanno una funzione molto importante, sin dalle prime fasi dell’infezione. Bartoletti sottolinea che “i danni del Covid sono generati da una abnorme risposta infiammatoria dell’organismo all’infezione. Gli antinfiammatori agiscono non soltanto sui sintomi (mal di testa, febbre, dolori muscolari), ma diminuiscono o minimizzano la possibilità di avere complicazioni”.
Si possono assumere, oltre all’aspirina, farmaci antinfiammatori come, ketoprofene o naprossene ma, precisa Bartoletti, “è consigliabile chiedere sempre prima al medico curante, oltre ad avere l’accortezza di assumerle a stomaco pieno per diminuirne l’impatto sullo stomaco”. Il ketoprofene, ha la caratteristica in più di svolgere un’ottima azione antiaggregante e quindi riesce a ridurre la aggregabilità delle piastrine che determina il rischio trombotico.
E gli antibiotici? All’inizio della pandemia venivano somministrati ma ora è stato accertato che non servono. Questo farmaco non ha alcuna azione sui virus, quindi anche su quello del Covid.
2. L’influenza australiana sorpassa il Covid
Sarà un Natale a letto per tanti italiani. La paura del Covid ha lasciato il posto a quella di un’influenza, l’australiana, che ha sintomi molto pesanti e se trascurata anche conseguenze gravi per le persone fragili e gli anziani. Il picco dei contagi, che sarà il più alto degli ultimi 15 anni, è previsto proprio per Natale. Nel complesso si stimano 8-10 milioni di casi stagionali. I sintomi sono molto simili al Covid: febbre, brividi, dolori ossei e muscolari, mal di testa, mal di gola, tosse.
Per sciogliere il dubbio l’unico modo è il tampone. L’incubazione breve, circa 1-2 giorni, precede l’influenza vera e propria che in genere dura 3-5 giorni ma che può anche protrarsi oltre il limite della settimana. Per le persone sane la cura è il riposo a casa, stare al caldo e bere molta acqua per evitare la disidratazione.
Il vaccino consente di non sviluppare sintomi particolarmente pesanti. L’immunità ha il suo massimo per circa due settimane dopo la somministrazione e poi cala nel giro di 6-8 mesi. L’Istituto Superiore di Sanità ricorda che per abbassare la temperatura si può assumere paracetamolo e ibuprofene.
3. Retromarcia cinese sulle restrizioni
Dopo le massicce proteste, il governo di Pechino ha allentato le restrizioni, ammettendo che la pandemia sta regredendo e delineato nuove linee guida. Tra le misure più significative: stop all’isolamento forzato in strutture statali per i malati con sintomi, per gli asintomatici o quelli con sintomi lievi. La quarantena può svolgersi in casa. Non saranno più richiesti i risultati negativi del test molecolare per i viaggi nazionali o per entrare nei luoghi pubblici e in aziende. Uniche eccezioni scuole e ospedali.