Covid, Vassiliadis: “Governo arriva in ritardo, il sostegno ai lavoratori non resti solo su carta” – IL CIRIACO

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“Il Governo è arrivato tardi anche questa volta. Siamo ripiombati dinuovo nel buio di questa emergenza sanitaria ma con maggiori disagi sociali, con più rabbia e violenza nelle città, con maggiori paure rispetto ad un’economia sempre più fragile”. Così Costantinos Vassiliadis, segretario provinciale dell’Ugl Avellino, in merito al nuovo Dpcm.

“A rischio non è solo la salute dei cittadini ma anche quella del mondo del lavoro e di intere categorie che tra qualche mese – precisa – se non già da adesso, sono o saranno sull’orlo del fallimento.

A nulla serviranno i decreti ristori se si fermeranno solo su carta e non saranno immediati. Non dimentichiamo che molti lavoratori o piccoli artigiani stanno ancora aspettando la Cig dei mesi scorsi.

Oggi le promesse non sono un’ancora di salvezza e arrivare al punto di richiudere attività commerciali e bloccare il motore del Paese sarà solo un duro colpo a danno di una ripresa già lenta e flebile”.

Per il sindacalista “In questi mesi si poteva fare di più. Dopo quella terribile prima fase di emergenza, in cui il volto del virus era sconosciuto, oggi era possibile fare scudo ai contagi e difendere il lavoro, il mondo della scuola e gli ospedali che sono in affanno.

Bastava programmare e rispondere prontamente ad una seconda fase inevitabile di contagi.

A breve il dpcm sarà ufficializzato dal premier Conte ma da tutte le anticipazioni è già chiaro cosa accadrà nelle prossime settimane tra coprifuoco, divieti e chiusure. Tutto questo poteva essere evitato o quantomeno alleggerito se, soprattutto nella fase estiva, invece di pensare ai banchi con le rotelle per le scuole o ad altre futilità il Governo avesse difeso, con interventi mirati, il valore della scuola, del lavoro e della salute”.

“Oggi è il 4 Novembre, il giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate – conclude – un giorno che pur senza celebrazioni non passerà inosservato. Proprio oggi voglio ricordare l’impegno ed i sacrifici di tanti uomini e donne in divisa che, tra molteplici difficoltà e tagli alla sicurezza fatti negli anni, contribuiscono all’unità del Paese difendendolo anche a scapito della loro vita, soprattutto, in una fase tanto delicata come questa che stiamo vivendo”.



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