“Mille e cinquecento riparazioni in quattro mesi, ancora 450 interventi in sospeso”. Ma, per Vito Guerriero, referente dell’area manutenzione dell’Alto Calore, membro della segreteria territoriale Uiltec Avellino e Benevento, ancora non basta per risolvere la crisi idrica della nostra provincia e di parte del Sannio. Secondo Guerriero, infatti, la questione potrebbe andare sempre peggio con il passare del tempo. L’emergenza idrica, insomma, è destinata a durare anche durante l’inverno. L’allarme che Guerriero lancia non è ancora terminato. Investimenti, pochi, da parte dell’Alto Calore, talvolta fatti anche male, oltre alla scarsa manutenzione, provata dalle continue rotture di tubature e di condotte dell’acqua, acuiscono ancora di più le difficoltà di un sistema che, poi, alla fine porta all’interruzione del servizio pubblico.
“Per far fronte a una simile mole di lavoro sarebbe necessario – ha detto Guerriero – un incremento significativo delle risorse economiche, che permettesse di assumere più personale qualificato e di affidare le riparazioni a un maggior numero di ditte specializzate”.
Reti e condotte idriche andrebbero cambiate, sono obsolete, vecchie e arrugginite. Un mantra che ripete il Comitato “Uniamoci per l’acqua “. Quindi, si rende necessario, e indispensabile, “che le istituzioni competenti-aggiungono dal Comitato civico, che si incontrerà dopodomani per una assemblea alla sala convegni Thomas Menino”, a Grottaminarda- adottino misure urgenti e concrete per affrontare l’emergenza idrica. Sono necessari investimenti massicci per la riqualificazione delle infrastrutture idriche, la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento e la promozione di una cultura della risorsa idrica che ne favorisca un uso più razionale e sostenibile”. Solo in questo modo si potrà evitare la dispersione del sessanta per cento dell’acqua della nostra provincia.