Non tutti i festiani sarebbero d’accordo con l’ultima uscita pubblica dell’ex sindaco Gianluca Festa, che in un video pubblicato ieri ha lanciato la sua “battaglia per la giustizia e la libertà”. Una iniziativa che pare essere diretta contro la Procura di Avellino, o meglio contro i magistrati che seguono l’inchiesta Dolce Vita.
Il sindaco ha proposto ai magistrati di ascoltare pubblicamente in Piazza Libertà le intercettazioni che riguardano l’indagine. Ma la mossa di Festa, le sue provocazioni o verità non vedono d’accordo tutti i festiani, che già nei giorni scorsi, lusingati dalle proposte di deleghe ad assessori – sette di loro dovrebbero entrare in giunta – da parte del sindaco Laura Nargi, avevano espresso perplessità sulla posizione dell’ex sindaco contro la strategia di portare Nargi dimettersi.
Alcuni festiani avrebbero già chiesto a Festa, il loro capo politico, di poter accettare l’incarico in giunta e non spingersi oltre. Intanto, “provvidenziale” – per Nargi – arriva l’appello del consigliere comunale di Patto civico, Rino Genovese che chiede alla sindaca di convocare il consiglio per una verifica politica. La soluzione non sarebbe però una maggioranza alternativa: sarebbe ingovernabile oltre che inaccontentabile, non sarebbe un inciucio. Cosa resta?