Arriva da Ghemon una riflessione sull’industria musicale italiana dopo l’annuncio del giovane cantautore Sangiovanni di fermarsi per un po’ per ritrovare sè stesso. Ghemon non ha mai nascosto le difficoltà che pure lui ha dovuto superare, a partire dalla depressione “L’industria musicale attuale promuove un modo di pensare e agire inquinato dal culto dei numeri e dei sold out che sta determinando più danni di quelli che il pubblico può vedere. Risultati prodotti in batteria e riempiti di estrogeni che danno l’illusione di grandi abbuffate ma che nascondono un mondo di bugie e false aspettative in cui purtroppo a rimetterci sono un sacco di ragazze e ragazzi”. Poi prosegue con un accostamento che mette i brividi: “Abbiamo bisogno di un altro disco di Tenco non della sua tragica fine. Potevo essere io, se non avessi tenuto botta”. E conclude: “A te che mi leggi e anche un po’ a me che scrivo: sii te stesso, sii contento di non essere come gli altri e le altre, anzi investi proprio in quello, circondati di persone che desiderano fare un pezzo di strada con te. Ogni giorno si ricomincia da capo, a tutti verranno i capelli bianchi, la pancia, i reumatismi e i numeri sarann un lontano ricordo. Rimarrà quanto sei riuscito a restare te stess* attraverso i cambiamenti e non quanto ti sei adattati a quel sistema”
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