Ospite a Casa Sanremo, durante lo svolgimento del Festival della Canzone Italiana, Giovanni D’Agostino, amministratore della IDC, ha avuto modo di parlare dell’Avellino e del futuro del club ai microfoni di SportChannel, a partire dalla crisi di risultati positivi casalinghi.
“La causa? Una di queste potrebbe essere la pressione. Noto che dalle tribune arrivano offese e mugugni, mentre solo la Sud incita tutta la partita. Non è un caso che fuori casa abbiamo buoni risultati. Proviamo a incitare la squadra fino al 90′ e poi tiriamo le somme a fine partita. Siamo una squadra di provincia, un club di Serie C che deve combattere giorno per giorno per tornare grandi.
Pazienza è stato criticato? Questo fa parte del gioco. Ma dico pure che ci sono 14 partite da giocare e tanti punti a disposizione. La classifica non va guardata, altrimenti subentra un senso di frustrazione. Alla Juve Stabia non pensiamo. Lores Varela? Abbiamo evitato l’operazione al menisco, scegliendo una terapia conservativa per averlo a disposizione per il finale di stagione. Sono curioso di vedere Rocca e i nuovi arrivati”.
Sul futuro: “Per l’Avellino lavoriamo in modo diverso rispetto a come approcciamo per le nostre altre aziende. Qui sentiamo di compiere una missione. Il presidente ha ancora entusiasmo, anche nel vedere i più piccoli avvicinarsi all’Avellino. Se dovessimo fare un passo indietro, la storia dell’Avellino non finirà di certo, va avanti dal 1912. Noi siamo di passaggio…”.