Quanto fa rumore una sconfitta del genere? Bisognerebbe chiederlo ai D’Agostino padre e figlio. Che a sua volta dovrebbero girare la domanda a Di Somma e il fido Braglia. O dobbiamo attenderci nelle prossime ore l’ennesima lavata di testa da parte del diesse a cui negli ultimi mesi hanno messo l’anello al naso tanto da impedirgli di vedere che la squadra che ha costruito non ha né testa e né coda.
Nella notte i D’Agostino valuteranno il da farsi.
La rivoluzione appare l’unica strada percorribile per cercare di dare una scossa ad una squadra che non gioca, non ha testa, non ha forza, non ha carattere. Non ha niente di una squadra di calcio. Somiglia tanto ad un gruppo di oratorio che si riunisce la domenica per andare a tirare quattro calci ad un pallone. Se a D’Agostino piace “scampagnare” allora va bene. Ma lo
si dica e il “piccolo” Dag eviti almeno stasera post di scuse e polemiche. Per riprendere una manciata di credito, deve avere la forza e il coraggio di mandare a casa l’allenatore e rifondare anche la guida dirigenziale. Di Somma ha più colpe dell’allenatore. Vediamo. La notte porterà consiglio?