AVELLINO – Il mercato settimanale di Avellino tornerà al suo posto, nel piazzale dello stadio Partenio. E il cinema Eliseo sarà dato alle associazioni giovanili, in autogestione. Queste le due proposte che il dottore Aldo D’Andrea ha annunciato oggi pomeriggio, nel corso di un nuovo incontro elettorale.
Un incontro organizzato presso il Gamea Caffé di piazza D’Armi, aperto al pubblico e al quale hanno partecipato alcuni sostenitori e simpatizzanti del suo progetto politico e alcuni componenti di quella che sarà la sua lista: “Unione Popolare per Avellino”, ispirata al movimento DemA dell’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
Ed è proprio a quanto fatto a Napoli durante la consiliatura DeMa, che D’Andrea fa riferimento per quanto riguarda la questione dell’acqua pubblica e dell’Alto Calore: “Sta passando quasi inosservato il fatto che nessuno, a parte il Comune di Napoli, sta tenendo fede al referendum con il quale gli italiani si sono chiaramente espressi per la gestione pubblica dell’acqua. Lì, a Napoli, hanno creato un’azienda pubblica speciale, la Abc, che riesce anche a fare degli utili: soldi che, per statuto, è obbligata a reinvestire nella stessa gestione idrica”.
“Invece nelle altre aziende che gestiscono il servizio idrico, comprese quelle aziende che sono pubbliche al 100 per cento, gli utili vengono usati anche per coprire altri capitoli di spesa e che nulla hanno a che fare con l’acqua. Sull’Alto Calore – ha aggiunto D’Andrea – è ancora peggio, perché non ci sono nemmeno gli utili”.
Altro tema toccato dal candidato sindaco è la sanità: “In questo settore il Comune potrebbe fare molto. Tante cose che in questi anni non sono state fatte. Si potrebbe riattivare un numero verde per il disagio psichico. Un ‘telefono amico’ gratuito e anonimo, per fornire un servizio di supporto psicologico, magari ricavando una sede in quel centro sociale Samantha Della Porta che solo all’ultimo secondo utile l’amministrazione uscente a deciso di non affidare più all’Its Ermete”. E poi c’è da rimettere a regime un Piano di Zona che praticamente non funziona e non tratta degnamente il personale, medico e non, che ci lavora.
Sul fronte campagna elettorale D’Andrea è stato altrettanto netto: nessun apparentamento. Con nessuno. Nemmeno con il centrosinistra allargato, che come affinità è più vicino a DemA rispetto al centrodestra? “No. Perché mai dovremmo condividere i disastri fatti negli ultimi decenni?”
Quindi è da escludere un ingresso nella coalizione che candida a sindaco Antonio Gengaro, e nemmeno con quel che resta dell’amministrazione uscente o con il centrodestra. Almeno per ora. Poi, dopo il voto, tutto può accadere.
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