D’Angelo vuole riprendersi l’Avellino: la scalata del palermitano inizia a Caserta

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Durante l’ultima sessione di mercato invernale, il ritorno di Sonny D’Angelo all’Avellino è stato accolto favorevolmente da buona parte dei tifosi biancoverdi. Dopo un anno esatto alla Reggiana, il centrocampista palermitano ha fatto ritorno in Irpinia, dove aveva vissuto le sue stagioni migliori da calciatore, abbinate a numeri importanti. Nella stagione di Serie C girone C 2020/2021, la mezzala aveva raggiunto la doppia cifra di reti, trascinando l’Avellino fino alla semifinale playoff contro il Padova.

Il ritorno in chiaroscuro

Dal suo ritorno, tuttavia, D’Angelo non è riuscito a incidere in positivo. L’Avellino dello scorso anno non ha brillato e D’Angelo non ha fatto eccezione, pur chiudendo l’annata con tre gol all’attivo in sedici presenze.

Otto sconfitte, quattro pareggi e quattro vittorie lo score di squadra, che conta sempre più di quello individuale. Ripartito coi galloni di titolare inamovibile con Rastelli, esonerato, però, dopo due giornate, D’Angelo è stato confermato da Pazienza al debutto sulla panchina dei lupi contro il Foggia, prima di fermarsi per infortunio. Sia da interno nel 4-3-1-2 del tecnico di Pompei sia nel 3-5-2 dell’ex Audace Cerignola, D’Angelo non è riuscito a brillare: poco incisivo in fase di possesso, in affanno in copertura.

La cura Pazienza funzionerà anche per D’Angelo?

D’Angelo ora corre verso il rientro. La distorsione alla caviglia è stata curata e sta per trasformarsi in un fastidioso ricordo.

Il centrocampista ha l’opportunità di tornare a disposizione in un contesto in cui può diventare fondamentale, data l’emergenza in difesa che ha costretto Armellino ad arretrare nel cuore della linea a tre davanti a Ghidotti.

D’Angelo deve tornare a giocare da D’Angelo non solo per sopperire al momento di difficoltà (numerico) del gruppo, ma anche perché, quando l’infermeria si sarà svuotata, ci sarà da battagliare per trovare posto in mediana dove, intanto, è stato reintegrato Casarini, partito subito col piede giusto risultando tra i migliori in campo contro il Potenza.

Il palermitano può giovare dell’equilibrio che Pazienza è stato in grado di dare all’Avellino e del ritorno al sistema di gioco con cui era esploso agli ordini di Braglia, ma deve ritrovarsi per evitare di scivolare in panchina in un contesto di competizione diventata sempre più agguerrita.



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