«Recupero del pensiero, dell’unità e del futuro. In una parola il popolarismo. Cosa mi muove a partecipare alla campagna elettorale? La preoccupazione che a prevalere sia la parola breve e non la consapevolezza della difficoltà ma anche della sua soluzione». Ciriaco De Mita lancia “Prospettiva Popolare” e spiega le ragioni che lo spingono a partecipare alla campagna elettorale per le regionali di settembre. Il leader di Nusco, intervistato da Rossella Daverio di PrPchannel, parla dell’Europa dei popoli e del territorio, spiega la sua idea di istituzione Regione e promuove l’intelligenza di De Luca.
A domanda precisa, De Mita risponde e spiega: «non pensavo di fare campagna elettorale perché alla mia età avevo il desiderio di parlare di altro. Poi, quasi all’improvviso, ho maturato la convinzione di dovermi impegnare mosso dalla preoccupazione. La campagna elettorale, per come la intendo io, non fa riferimento alle stupidità che si diffondono, ma ad una condizione dell’agire politico, il popolarismo, che è condizione necessaria per governare bene». Un discorso assolutamente legato all’idea di Europa unita che ancora coltiva l’ex Presidente del Consiglio. «Se dovessimo arrivare all’unità europea, e io mi auguro ci si arrivi, l’alternanza non sarà tra le nazioni che la compongono, ma tra chi tutela le popolazioni sul territorio. L’equilibrio economico avrà una dimensione tale per cui ci saranno i governatori che dovranno comportarsi come il buon padre di famiglia che tutela i figli dalla debolezza». Un’idea di Europa che vede nella Regione, intesa come istituzione, il territorio a cui rivolgersi. «Da quello che leggo, mi sembra che i sindaci si siano innamorati del ruolo del podestà e ad ogni comune vorrebbero applicare risposte singole. Vedo che molti ipotizzano una sorta di vita fatta dalla piccola comunità, che è l’esatto contrario di quello che penso. L’evento (la pandemia ndr.) cambierà la nostra natura, la nostra vita, e avremo bisogno di classi dirigenti in grado di comprenderlo anche per evitare fenomeni di dilapidazione delle risorse. La Regione è l’istituzione dell’Europa unita, è il territorio. Per cui la mia campagna elettorale sarà volta al recupero del pensiero, dell’unità e del futuro. In una parola il popolarismo, che è insieme consapevolezza della difficoltà ma anche della soluzione possibile. Ho deciso di impegnarmi nuovamente perché preoccupato da una politica piegata dalla parola breve».
Poi un passaggio su Governatore uscente Vincenzo De Luca. «Probabilmente il presidente aveva gestito l’amministrazione con molta attenzione al paese in cui è nato (Salerno ndr.). Invece, adesso, ha avuto l’intelligenza di affrontare il dramma più grande che abbiamo avuto- dice De Mita- Noi facciamo la nostra lista, poi eventualmente alleanze. Sono straconvinto che il recupero del popolarismo, unica cultura politica che resta, possa riscuotere un buon risultato. La nostra forza è aiutare le persone a pensare. E lavoreremo per questo».