Si intitola “Atomi erranti” la mostra di manoscritti, libri, opuscoli desanctisiani, allestita nelle sale della Biblioteca Provinciale S. e G. Capone di Avellino, curata dal professore Toni Iermano, docente di letteratura all’Università di Cassino. tra i massimi conoscitori di De Sanctis.
Venerdì 29 dicembre, giorno del 140esimo anno della morte di Francesco De Sanctis, alle ore 17.30 la “Capone” ospiterà un dibattito dal titolo “De Sanctis, le classi dirigenti e il Mezzogiorno contemporaneo”. Sarà l’occasione per visitare la mostra e interrogarsi sull’eredità di De Sanctis. Proprio la necessità di richiamarsi alla figura di Francesco De Sanctis, alla sua statura morale, politica e culturale è alle radici della mostra. “Tanti i motivi – si legge nella nota di presentazione della mostra – che ci inducono a mantenere viva la sua memoria, la tolleranza della diversità, il saper coniugare la scienza e la vita, la capacità di tenere insieme, in sintesi feconde, le due pagine della sua vita, la passione civile e l’impegno letterario, il suo esempio altissimo di integrità nell’azione politica, l’esilio come condizione essenziale di fronte al dilagante conformismo, e all’assuefazione di un potere sempre più spregiudicato, la stessa bruciante analisi dell’efficacia dei mali d’Italia delle distorsioni del parlamentarismo che sembrano editoriali scritti per l’oggi”. A confrontarsi con Toni Iermano, in un incontro moderato da Pierluigi Melillo, Gerardo Capozza, presidente di Sistema Irpinia.
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