Primo tempo
Le assenze costringono Benedetto ad un quintetto inedito con Marra da play, Caridà, Venga e i soliti Carenza e D’Andrea. Gli irpini sono da subito aggressivi e trovano i primi punti del match con Caridà, ma cominciano immediatamente a subire la grande circolazione di palla dei pugliesi. I giocatori di Ruvo si trovano benissimo e trovano sempre spazio di manovra nonostante l’intensità avellinese. Ciribeni ruba palla e con un incredibile no-look in penetrazione serve Cantagalli che manda a segno la tripla del 7-18 (6′). Ruvo lascia pochi spazi in difesa e la Del Fes fatica a trovare opzioni offensive all’infuori dei tiri liberi, che comunque permettono ai padroni di casa di rosicchiare qualche punto al termine del primo quarto (16-24).
Si scaldano gli animi con Bartolozzi che provoca il pubblico avellinese dopo una notevole schiacciata “tomahawk”. Ruvo sembra oggettivamente di tutt’altra pasta e continua a macinare punti, toccando il +15 di vantaggio con due triple consecutive di Cantagalli (13′). Avellino non ha praticamente rotazioni, l’unico ad uscire dalla panchina è Cepic. Gli irpini sono comprensibilmente sulle gambe e non riescono a trovare il canestro nemmeno quando girano bene palla (0/8 da 3 al 17′). La Del Fes tocca il -20 ma si scuote con le due triple consecutive di Marra, concludendo il primo tempo sul punteggio di 31-46.
Secondo tempo
Il riposo fa bene ad Avellino che al rientro dagli spogliatoi piazza un mini parziale di 8-2 per riportarsi sotto la doppia cifra di svantaggio. Le assenze pesano sugli irpini che sono in netta difficoltà fisica ma cercano di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Marra ruba palla e subisce fallo antisportivo da cui Avellino ne approfitta per accorciare, spinta anche dal suo pubblico (45-51 al 25′). L’ossigeno comincia però a calare e qualche errore di troppo permette a Ruvo di riallungare. Caridà mantiene in partita la Del Fes e il terzo quarto si conclude sul punteggio di 53-63.