Delfes, all’intervallo lupi costretti ad inseguire Montecatini

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Al PaladelMauro va di scena gara 3 di finale playoff fra la Delfes Avellino e la Fabo Herons Montecatini. Gli ospiti sono avanti 2-0 nella serie grazie ai due successi ottenuti domenica e martedì scorsi. I lupi sono costretti a vincere per non dire addio alla speranza di allungare la serie e giocarsi le proprie chance di promozione.

 

La cronaca

Nello starting five biancoverde c’è Vasl insieme a Verazzo. Crotti vuole lanciare un segnale chiaro con la scelta di affidarsi a due pedine fondamentali nel reparto esterni. La bomba di Nikolic rompe il ghiaccio in un PaladelMauro animato da duemila tifosi bravi a creare un’atmosfera pieno di adrenalina che si esalta sul canestro e fallo incassato da  Bortolin che vale l’11-2 dopo quattro minuti di gioco. L’avvio della Delfes è da squadra che ci crede rispecchiando lo striscione esposto in Curva Sud. La Fabo cerca di accorciare le distanze con Arrigoni che firma il -4 ma tanta è la fatica che i toscani stanno palesando nel cercare di contenere una Avellino carica a mille. A confermarlo è il semigancio di capitan Giovanni Carenza che appoggia il 18-9 al 7′. Montecatini litiga dalla lunga distanza (1/6) e con Giancarli prova a tenere a contatto. La gara ha una fisicità da categoria superiore: i padroni di casa non si tirano indietro e non manca qualche storia tesa sul parquet come nel caso di Dell’Uomo e Bortolin. La bomba di Sgobba fissa sul 20-16 il punteggio al suono della prima sirena. I pugni sbattuti sul petto da Radunic confermano l’inerzia passata nelle mani della Herons che riparte con un 5-0 di parziale e trova il primo sorpasso nell’incontro. A ristabilire la parità è il solito Vasl che rompe il digiuno di punti per la sua squadra (23-23 al 14′). Avellino ha smarrito la brillantezza offensiva del quarto precedente in favore di un avversario che fa del cinismo la sua arma principale. Lo dimostra Arrigoni col jumper dall’angolo (27-27 al 15′). Si continua a segnare poco con l’imprecisione che prende la scena. Montecatini costruisce otto punti di margine con la tripla di Chiera. E’ il primo campanello d’allarme. Giunta chiude sul 33-39 un primo tempo dai due volti per gli irpini costretti a fare i conti coi problemi di falli sia di Nikolic sia di Bortolin, rientrati in panchina gravati di tre penalità.

 

 

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