Dengue, West Nile e i virus che veicolano

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La app Moschito Alert ti aiuta a riconoscere le specie di zanzare. Oggi quelle presenti in Italia sono molte, non tutte portatrici di malattie virali o di parassiti, ma è bene prestare attenzione

Un clima caldo e umido rappresenta il miglior habitat per le zanzare e considerati anche i recenti cambiamenti climatici, conviene prepararsi ad affrontarle. Non solo, a differenza di quello che si pensa, le zanzare oggi sembrano amare più gli agglomerati urbani che le campagne. Con alcuni accorgimenti puoi evitare le punture e difenderti dai virus di cui questi insetti sono vettori.

Una app per riconoscere le tipologie di zanzare

“Conoscere il nemico è essenziale per trionfare” recita un antico detto. È importante riconoscere se nella zona dove vivi è presente la zanzara autoctona, la tigre o i moschito. Oggi questo è possibile grazie alla app gratuita Moschito Alert, messa a punto dall’Istituto Superiore di Sanità con il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università La Sapienza di Roma, l’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie, il Museo di Scienza di Trento, l’Università Alba Mater di Bologna.

Si tratta di uno strumento per rafforzare la collaborazione tra ricercatori, cittadini e amministrazioni pubbliche. Infatti, attraverso la app è possibile segnalare la presenza di zanzare e contribuire al monitoraggio di questi insetti in Italia e in Europa. Gli esperti studieranno poi gli esemplari ricevuti e faranno in modo di mappare le aree più a rischio.

Il vademecum per difendersi dalle zanzare

Se osservare e segnalare nuove specie di zanzare è fondamentale per monitorare il territorio, per difendersi dalle loro punture è bene seguire alcune semplici regole.

Ecco alcune strategie base:

  • Attrezzare finestre e porte con zanzariere;
  • Indossare abiti lunghi e chiari al cambio di luce: alba e crepuscolo, quando sono più frequenti;
  • Evitare il ristagno di acqua nei sottovasi su terrazzi e giardini dove spesso le zanzare depongono le uova;
  • Ricorrere a repellenti, meglio se naturali sia per bambini che per adulti.

Dalla zanzara autoctona l’infezione West Nile

Le zanzare che oggi abitano l’Italia sono molte, non tutte portatrici di malattie virali o di parassiti, ma è bene prestare attenzione alle specie e segnalare eventuali sintomi, come spiega Giulia Marchetti, direttore Malattie infettive ASST Santi Paolo e Carlo Milano.

«Le zanzare comuni possono portare l’infezione di West Nile. Dal 2008, anno della sua prima comparsa in Italia, si sono registrati circa 300 casi, venti dei quali fatali. Si tratta da una forma virale diffusa principalmente nel nord (Veneto, Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna) e nelle isole», spiega l’esperta. «Solitamente è asintomatica, mentre in un 20% dei casi può dare febbre, artromialgie, nausea e vomito. Solo un numero esiguo ha avuto un decorso maligno con la comparsa di forme neurologiche, quali encefaliti».

Cresce la zanzara tigre portatrice di Dengue

Se negli ultimi tempi ti sei imbattuta in una zanzara dal corpo nero con le bande bianche trasversali, è molto probabile che si trattasse di un esemplare della specie edes albopictus, meglio nota come zanzara tigre.

«Si tratta di una specie invasiva che negli ultimi decenni si è diffusa a macchia d’olio su tutto il territorio nazionale, perché capace di deporre uova in grado di resistere sia all’essicamento che al freddo», fa notare Marchetti. «Questa specie ha portato con sé la diffusione di Dengue, una malattia virale oggi endemica anche in Italia».

In alcuni Paesi in via di sviluppo la febbre Dengue ha generato delle vere epidemie, in Italia il pericolo è contenuto. Nel 2023, infatti, sono stati registrati 360 casi senza decessi. Le zone più colpite sono state Veneto, Lombardia (in particolare la provincia di Lodi) e Lazio.

«Anche in questo caso si tratta di una malattia asintomatica o pauci sintomatica con sintomi riconducibili a una banale influenza. A destare preoccupazione però sono le re-infezioni di Dengue che possono generare una reazione immunitaria severa con rischio di encefaliti ed emorragie diffuse». 

I moschito possono causare leishmania

Non solo zanzare autoctone e invasive. Oggi in Italia ci si può imbattere, soprattutto al sud e nelle isole, nei moschito, zanzare di piccole dimensioni simili a moscerini appartenenti alla famiglia dei flebotomi. Questi insetti, oltre a essere particolarmente urticanti, possono portare una infezione parassitaria: la leishmania.

«Presente anche negli animali, questa malattia originata da un parassita può causare febbre, ingrossamento del fegato e della milza. Se riconosciuta rapidamente e trattata tempestivamente, comunque, non è pericolosa», sottolinea la professoressa Giulia Marchetti. «Può essere trattata con antiparassitari e necessita di un ricovero ospedaliero per monitorarne l’evoluzione».

Zanzare, rischio Zika e chikungunya

Meno note ma non per questo trascurabili sono le zanzare invasive non autoctone portatrici di Zika e Chikungunya, due malattie virali che danno febbre e dolori articolari anche di lunga durata.

«Non esiste un antivirale specifico per le diverse malattie causate dalle zanzare (West Nile, Dengue, Zika e Chikungunya), Nella maggioranza dei casi si trattano con paracetamolo o aspirina. In casi rari sono state segnalate complicanze come dolori articolari molto forti e artriti, in particolare in presenza di Chikungunya. Zika, invece, è la più benigna di tutte le malattie virali da zanzara, anche se può diventare pericolosa per le donne in gravidanza», puntualizza la specialista. In Brasile, infatti, dove qualche anno fa c’è stata una forte epidemia, sono nati bambini affetti da microcefalia».

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