“Deviazioni” al Cimarosa, masterclass con il flautista Cesari

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Prende il via il 29, 30 e 31 maggio, dalle ore 10 alle 17, presso l’aula 41 del Conservatorio «Domenico Cimarosa» di Avellino la rassegna DEVIAZIONI «Ripensare il flauto» – Prospettive nel repertorio contemporaneo con Matteo Cesari.

Il progetto «Deviazioni», a cura del M° Vincenzo Gualtieri, ha come focus lo studio delle Scritture musicali più avanzate e delle tecniche di emissione sonora convenzionali ed estese. Gli incontri (masterclass, workshop, seminari) saranno tenuti da esperti del settore ed indirizzati sia agli studenti di Composizione che agli studenti di Prassi esecutive.

«Si tratta di un’ulteriore opportunità di confronto-dialogo e, quindi, di arricchimento formativo che l’ateneo irpino della musica offre agli studenti; – affermano il presidente Achille Mottola e il direttore Maria Gabriella Della Sala – il Conservatorio incoraggia e sostiene questo interessante e innovativo percorso in stimolanti mappe sonore che consento di entrare in nuovi e differenti territori culturali».

Il progetto Deviazioni quest’anno prevede una masterclass sul Flauto traverso, a cura del M° Matteo Cesari (29-30-31/05/2023); una masterclass e sul Fagotto, a cura del M° Paolo Carlini (14-15-16/06/2023); un seminario sui Flauti dolci, a cura del M° Tommaso Rossi (29/09/2023); un workshop dal titolo: «The digital Score project», a cura del Prof. Craig Vear (11-12-13/10/2023) il quale coordinerà un gruppo di lavoro del Dipartimento di Scienze e Computer Music dell’Università di Nottingham (UK). Quest’ultimo incontro sarà tenuto in lingua inglese.

 Artista, interprete e ricercatore appassionato particolarmente dalla musica del suo tempo, Matteo Cesari (Bologna, 1985) si è esibito come solista in tutto il mondo, dall’Europa all’Asia, dall’Australia alle Americhe. Il suo percorso professionale già ricco lo ha condotto dall’Italia fino al Conservatorio Superiore di Parigi e all’Università La Sorbonne dove ottiene nel 2015 un Dottorato summa cum laude per la sua tesi sull’interpretazione del tempo nel L’orologio di Bergson di Salvatore Sciarrino e Carceri d’Invenzione IIb di Brian Ferneyhough. Ha vinto numerosi premi, tra i quali il prestigioso Kranichsteiner Musikpreis di Darmstadt.

La sua passione per la musica d’oggi lo ha portato a collaborare con alcuni tra i più importanti compositori e artisti contemporanei come Salvatore Sciarrino, Brian Ferneyhough, Alberto Posadas, Pierre Boulez, Helmut Lachenmann, Matthias Pintscher, Hugues Dufourt, Stefano   Gervasoni, Ivan Fedele, Péter Eötvös, Michael Finnissy, Marco Momi, Pierluigi Billone, Barbara Hannigan, Stéphane Degout, Otto Katzameier, Christian Dierstein, Carolin Widmann, Cédric Tiberghien and Maurizio Pollini.

Matteo Cesari ha effettuato concerti nelle principali sale e festival in Europa (Philharmonie de Paris, Köln Philharmonie, Festival d’Automne, Pierre Boulez Saal in Berlin, Mozarteum Salzburg, Musica in Strasbourg, Darmstadt Ferienkurse, Fondation Louis Vuitton, Musikverein Wien, Wien Modern, Luxembourg Philharmonic), Cina (Shanghai New Music Week), Giappone (Toppan Hall – Maurizio Pollini Project), Australia e le Americhe (Italian Academy a New York, Teatro Colón a Buenos Aires).

La sua ultima registrazione discografica consiste nell’integrale in tre CD dell’opera per flauto di Salvatore Sciarrino per la casa discografica KAIROS.

 


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