diventano ‘top secret’ i sopralluoghi nelle strutture pubbliche di Avellino – Corriere dell’Irpinia

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Ordine e disciplina: è finita “la pacchia” dei sopralluoghi delle commissioni consiliari nelle strutture pubbliche di Avellino. D’ora in avanti, se per esempio si vorrà visitare il centro sociale Samantha Della Porta, bisognerà chiedere una doppia autorizzazione preventiva, e ben motivata: un primo permesso dovrà arrivare dal presidente del consiglio comunale e un secondo permesso lo dovranno concedere i dirigenti dei Settori comunali di volta in volta interessati. E comunque, anche in caso di ‘gentile concessione’, il sopralluogo non potrà essere documentato dalla stampa. Potranno accedere solo i consiglieri comunali che fanno parte della Commissione. Il famoso (ed evidentemente fastidioso) ‘diritto di cronaca’ sarà garantito solo in seconda battuta: tramite un resoconto a cui i giornalisti potranno eventualmente accedere, a sopralluogo avvenuto, intervistando i partecipanti.

“Meglio una cosa vista che cento raccontate”, diceva Enzo Biagi, ma qui ad Avellino i giornalisti non potranno più raccontare in prima persona lo stato delle strutture pubbliche, potranno riportare solo i resoconti fatti da terze persone: il guaio è che quei resoconti saranno necessariamente “di parte”, visto che arriveranno o dai consiglieri di maggioranza o da quelli dell’opposizione. Addio quindi ai reportage che, anche su queste colonne, abbiamo pubblicato nelle settimane e nei mesi scorsi: per esempio dall’interno della piscina comunale, del centro per l’autismo o dei campetti sportivi di Valle.

Con questo giro di vite si mette un ulteriore freno alle attività delle commissioni consiliari, già finite nel mirino della maggioranza Nargi con la modifica al regolamento che entrerà in vigore dal prossimo primo aprile e che riporterà tutte e sette le commissioni consiliari permanenti a 5 membri, e soprattutto con una riorganizzazione dei rapporti di forza interni: ci saranno 4 componenti di maggioranza e 1 di opposizione (non più 3 e 2).

I nuovi paletti al diritto di cronaca li ha messi il segretario generale del Comune di Avellino, la dottoressa Maria Luisa Dovetto, opportunamente sollecitata sul tema da una mirata richiesta arrivata dalla giunta Nargi, e in particolare da due assessori e due dirigenti comunali: gli assessori Mario Spiniello (Patrimonio) e Antonio Genovese (Urbanistica e Lavori Pubblici), e i dirigenti Luigi Maria Cicalese e Fausto Mauriello (rispettivamente Lavori Pubblici e Patrimonio). Per far scattare “la tagliola” ai sopralluoghi, i quattro hanno inviato una lettera al segretario Dovetto chiedendo un parere tecnico sulla opportunità di far continuare quei sopralluoghi anche alla presenza di “persone estranee al Comune” (cioé i giornalisti). La dottoressa Dovetto ha risposto in punta di legge: ha fatto notare che la possibilità di fare sopralluoghi non è prevista dal regolamento delle Commissioni; che se proprio si ritengono necessari, andrà prima chiesto “il doppio permesso”, e che in ogni caso non potrà partecipare la stampa. Se non vanno bene queste regole, le può cambiare solo il consiglio comunale. A maggioranza.



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