All’Alto Calore va tutto per il meglio per l’approvazione del bilancio consuntivo 2023. Rappresentato circa il 47% del capitale sociale con una maggioranza favorevole di quasi il 37%.
Registrato un passivo di 4.772.432 euro. Un dato che dovrebbe far preoccupare i contribuenti, ma che, se paragonato con lo scorso esercizio, si evince una riduzione di circa 6 milioni di euro. Di certo, a influire è stata la riduzione del fatturato, condizionato da un abbassamento dei ricavi.
Ad astenersi è stata solo la neo-sindaca di Avellino Laura Nargi. Questo è stato l’ultimo bilancio in attesa dell’audizione decisiva dei creditori che si terrà a settembre. Intanto, è arrivato il via libera dai giudici fallimentari per l’Alto Calore per procedere alle gare d’appalto per la riparazione delle condutture idriche.
L’amministratore unico Antonio Lenzi, succeduto al dimissionario Michelangelo Ciarcia, si dice soddisfatto di come si è svolta l’assemblea: “Questa approvazione non ci tira fuori dalla crisi idrica, che è espressiva di una situazione di vero e proprio choc con la quale dovremo fare i conti. Dobbiamo riconquistare il rapporto con gli utenti”.
Lenzi ci tiene a ringraziare in particolare Nargi, che nonostante la concitazione del momento che vede ancora una volta il Comune capoluogo sotto i riflettori della magistratura, ha comunque presenziato: “Ci tengo a ringraziare Laura Nargi che nonostante tutto è riuscita ad essere presente. La sua astensione è dovuta al poco tempo a disposizione per valutare la mole debitoria”.
Il debito, che ha toccato quota 204 milioni di euro, resta lì. Un passaggio importante è stato fatto, ma il caldo non demorderà facilmente e per gli utenti, già messi a dura prova, saranno dei mesi difficili.