Domenico Airoma torna a Palazzo di Giustizia e questa volta da Procuratore Capo. Attuale procuratore aggiunto della Procura della Repubblica presso il Tribunale Napoli Nord, Airoma prenderà il posto lasciato da Rosario Cantelmo la scorsa primavera. Vicepresidente del Centro Studi “Rosario Livatino”, autore di diverse pubblicazioni in cui analizza il fenomeno del consenso sociale alle mafie, le ecomafie e, appunto, la vita del giudice assassinato da Cosa Nostra nel 1990, collaboratore della rivista “Cristianità”, Airoma dovrebbe prendere servizio ad Avellino tra un mese. Il suo era uno dei nomi in pole per la successione di Cantelmo. A riportare la decisione della Quinta Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, che dovrà ora arrivare all’attenzione del plenum, è il Quotidiano del Sud.
In magistratura dal 1989, ha ricoperto, fra gli altri, gli incarichi di sostituto procuratore alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e di giudice per le indagini preliminari nel tribunale partenopeo. Dal 2008 procuratore della Repubblica aggiunto al tribunale di Cosenza. Dal 2004 è stato inviato su incarico del Ministero della Giustizia, del Csm e della Commissione Europea a svolgere missioni negli Stati dei Balcani Occidentali, in Russia e in Asia Centrale, nel contesto dei progetti di riforma dei sistemi giudiziari di quelle Nazioni. Per Airoma però quello ad Avellino è un ritorno. Dal ’90 al ’93 è stato già sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Avellino, poi Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica. Profondo conoscitore di reati ambientali ed urbanistici, e delle organizzazioni camorristiche del territorio. Alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli si è occupato di indagini importanti, comprese quelle riguardanti la faida riesplosa ad inizio anni 2000 nel Vallo di Lauro, il clan Pagnozzi e il clan Genovese.