Sempre più difficile per l’Irpinia aprirsi ai collegamenti con l’esterno, sempre più complicato garantire il diritto alla mobilità per tutti.
«Il movimento “Insieme per Avellino e l’Irpinia” e l’associazione “Svimar“, ad una settimana dagli ultimi accadimenti giudiziari con il sequestro del cantiere dell’elettrificazione della linea ferroviaria Salerno-Avellino-Benevento nel territorio di Tufo, rimarcano ulteriormente la necessità di invitare le amministrazioni locali, in particolare Avellino, Mercogliano, Atripalda, Ospedaletto d’Alpinolo e Monteforte Irpino, a chiedere un servizio di navetta per l’Alta Velocità (stazione di Afragola) in coincidenza dei principali treni per Roma (almeno un bus all’ora) a causa della penalizzazione dovuta alla chiusura della stazione del capoluogo ed alla soppressione di tutti i treni».
Così in una nota Pasquale Luca Nacca e Giacomo Rosa, rispettivamente di Insieme per Avellino e l’Irpinia e Svimar, invitano gli enti ad attivarsi per assicurare il servizio ai viaggiatori.
La questione dei collegamenti ferroviari, soprattutto per l’Irpinia, è diventata ormai indifferibile: è tra le province più penalizzate in Campania, la meno attrezzata per il trasporto su ferro, quasi del tutto assente, e dove però si registrano molte spinte perché la situazione possa essere affrontata nelle sedi opportune, a cominciare dalla Regione Campania.
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