Appare ormai vicina la riapertura della Basilica dell’Annunziata di Prata. Ieri mattina il sopralluogo congiunto alla presenza di rappresentanti dell’ufficio tecnico della Curia di Avellino e del comune di Prata. Da un confronto in contraddittorio si è arrivati alla conclusione che le condizioni di rischio che avevano determinato tre anni fa la chiusura del monumento, ad oggi, verificata l’evoluzione del fenomeno di crollo che non ha avuto peggioramenti, non sussisterebbero più. Di qui la possibilità di autorizzare la riapertura parziale dell’Arcibasilica, così come più volte auspicato dal Vescovo di Avellino. La notizia ha suscitato enorme entusiasmo per tutta la comunità locale, tant’è che, dalle prime ore della giornata di oggi, un folto gruppo di volontari si sta ancora adesso adoperando per ripulire le aree rimaste chiuse per tre anni, in vista di una data di riapertura ufficiale che verrà comunicata ufficialmente dal parroco Don Alessandro Pascale. Nell’entusiasmo che si respira in queste ore nella comunità pratese, si percepisce in maniera chiara che l’esperienza vissuta sarà considerata soprattutto come un’opportunità per far riconoscere e valorizzare le Catacombe e l’Arcibasilica dell’Annunziata come bene da tutelare alla pari di altri importanti monumenti nazionali. L’apertura delle porte del santuario dell’Annunziata di Prata si carica di un valore ancora più forte nell’anno Giubilare 2025, e non solo per il valore religioso.
