Arriva da Federconsumatori la denuncia relativa al caro scuola per le spese relative ai libri. I costi da affrontare per l’anno scolastico 2024/2025 saranno notevoli: il monitoraggio dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato un rincaro medio del +6,6% rispetto al 2023. “Complessivamente – si legge nella nota di Federconsumatori – la spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) ammonterà quest’anno a circa 647,00 euro per ciascun alunno. A questa si aggiungono i costi dei libri di testo: per ogni studente in media si spenderanno 591,44 euro per i testi obbligatori + 2 dizionari. La variazione rispetto al 2023 è del +18%. Di fronte a queste spese molte famiglie saranno costrette a ricorrere a strategie per risparmiare, rinunciando anche, in molti casi, all’acquisto di materiali nuovi ogni anno (specialmente zaini e astucci). Nonostante tattiche, scambi e rimedi, le spese risultano comunque proibitive, specialmente per le famiglie che si trovano in maggiore difficoltà”.
Di qui l’importanza delle misure definite, a livello comunale e regionale, sottoforma di bonus e borse di studio. Nel complesso, si tratta di misure utili e necessarie, anche se non ancora sufficienti ad alleggerire in maniera determinante il carico della spesa scolastica sui bilanci familiari. A livello nazionale sono stati disposti alcuni bonus e agevolazioni per l’istruzione e la formazione: – La Carta Cultura Giovani: destinata a chi compie 18 anni, purché l’ISEE del nucleo familiare sia inferiore a 35.000 euro. La carta prevede un bonus di 500 euro per l’acquisto di prodotti culturali, corsi di formazione, di libri e quotidiani, biglietti per cinema e teatri o per l’ingresso ai musei. Per il 2024, il termine per richiederla era il 30 giugno, gli acquisti, invece, devono essere effettuati entro il 31 dicembre. –
La Carta del Merito: è legata ai risultati conseguiti dallo studente e destinata solo a coloro che si diplomano entro i 19 anni con una votazione di 100 o 100 e lode. Anche questa carta prevede un bonus da 500 euro, è cumulabile con la Carta Cultura Giovani; anch’essa, doveva essere richiesta entro il 30 giugno e si può spendere fino al 31 dicembre. – Su base regionale è attivato il bonus scuola 2024/25, anche detto voucher scuola o bonus libri: un aiuto economico per sostenere il diritto allo studio e offrire buoni per l’acquisto dei libri scolastici. Per richiedere il contributo è necessario consultare il bando della propria Regione o Comune di residenza, in cui sono specificati requisiti e termine entro cui presentare la domanda. È necessario, però, prestare attenzione alla scadenza per la presentazione della domanda, che spesso termina nei mesi estivi. –
La Carta Giovani Nazionale: è un’iniziativa governativa che si rivolge ai cittadini italiani ed europei residenti in Italia di età compresa tra 18 e 35 anni compiuti. Consente di ottenere sconti e agevolazioni su attività culturali, negozi, trasporti, ristorazione e alloggio anche nei paesi europei aderenti al circuito. È valida online e su tutto il territorio nazionale è si può scaricare direttamente dall’app IO. – Esistono, poi, bonus di diverso tipo, attivati per aiutare le famiglie a sostenere le spese per le gite scolastiche (il cui termine per il 2024 è scaduto a maggio e prevedeva agevolazioni ai nuclei familiari con ISEE fino a 15mila euro); per la musica (una detrazione fiscale per le spese sostenute per l’iscrizione dei ragazzi a bande, cori e scuole di musica, spettante alle famiglie con reddito complessivo non superiore a 36.000 euro e figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni); per i trasporti pubblici (quello statale prevedeva uno sconto di 60 euro sull’acquisto di abbonamenti mensili o annuali per i nuclei con ISEE al di sotto dei 20.000 euro, oltre a quelli disposti a livello regionale o comunale); per le spese sostenute per la pratica sportiva (una detrazione del 19% per le attività svolte dai figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni presso associazioni sportive e impianti sportivi).
Per ulteriori agevolazioni ci si può informare presso le segreterie scolastiche, sui siti di Comuni e Regioni, per sapere quali bonus saranno disponibili anche per il 2025 e quali parametri presentano. Molto spesso, infatti, le famiglie sono penalizzate proprio dalla mancata conoscenza di tali agevolazioni, che andrebbero, oltre che potenziate, anche promosse e sponsorizzate di più dagli enti erogatori, per far sì che chi ne ha maggiormente bisogno non perda l’occasione di usufruirne. È bene prestare attenzione, inoltre, ai bonus stanziati da enti privati.