Emergenza Covid, i sindaci dell’Alta Irpinia all’Asl: troppi ritardi, serve una cabina di regia ad hoc – IL CIRIACO

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Un lungo documento sottoscritto da ben 25 sindaci dell’Alta Irpinia e indirizzato a Prefettura, Asl Provveditorato agli Studi e Questura di Avellino.

Alla luce dell’aumento dei casi di contagio da COVID-19 che interessa nelle ultime settimane in maniera preoccupante diversi comuni dell’Area Alta Irpinia e all’esito della riunione che si è avuta a Lioni presso la sala consiliare nel pomeriggio di venerdì 2 ottobre, i sindaci di Andretta, Aquilonia, Bagnoli Irpino, Bisaccia, Cairano, Calitri, Calabritto, Caposele, Cassano Irpino, Castelfranci, Conza della Campania, Guardia dei Lombardi, Lacedonia, Lioni, Monteverde, Montella, Morra de Sanctis, Nusco, Rocca San Felice, Sant’Andrea di Conza, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Teora, Torella dei Lombardi, Vllamaina mettono nero su bianco le loro preoccupazioni in merito all’attuale fase dell’emergenza sanitaria.

“Consapevoli delle difficoltà strettamente legate al numero crescente dei casi e delle condizioni logistiche dovute alla vastità del territorio della nostra provincia, stiamo riscontrando diverse problematicità organizzative e di coordinamento principalmente con gli Enti locali interessati nell’ambito delle strategie e delle azioni messe in campo dalla Direzione dell’ASL di Avellino a partire dallo scorso marzo e ancor di più nell’attualità al fine di fronteggiare e contrastare la diffusione del contagio. Nella gestione della situazione emergenziale così come adottata ad oggi dal Dipartimento di Prevenzione stiamo, nostro malgrado, registrando una critica lentezza nella ricostruzione della catena dei contatti dei soggetti positivi al COVID-19 da parte dei soggetti sanitari preposti, laddove una tempestività e una completezza delle indagini epidemiologiche consentirebbero piuttosto l’adozione rapida e solerte di provvedimenti di isolamento fiduciario utili al fine di contrastare la diffusione del contagio.

A tale riguardo, confermiamo, ancora una volta, la nostra disponibilità e collaborazione nell’espletamento delle necessarie indagini epidemiologiche, disponibilità e collaborazione che non è mai mancata da inizio emergenza.

A ciò- scrivono i sindaci- va ad aggiungersi, come purtroppo avvenuto in diversi comuni dell’Alta Irpinia, anche il notevole e, talvolta, incomprensibile ritardo riportato sia nei tempi di esecuzione dei tamponi naso-faringei necessari, sia nei tempi di processo degli esami scientifici dei cittadini interessati. Già solo a poche settimane dall’apertura delle scuole sono, inoltre, emerse nei nostri Comuni e nei nostri istituti molteplici e preoccupanti difficoltà organizzative e applicative di tutte le misure nazionali e regionali che interessano il contesto scolastico. E proprio al fine di garantire la regolare continuità delle attività didattiche l’ASL, di concerto con le istituzioni scolastiche competenti, dovrebbe, a nostro parere, pianificare e predisporre una ciclica e periodica attività di monitoraggio, di esame e di controllo di tutto il personale scolastico (dirigenti, docenti, assistenti, collaboratori) con costanti test sierologici, dal momento che la riapertura delle scuole è sì un’esigenza primaria del Paese in questa fase dell’emergenza Covid-19, ma lo è altrettanto anche la sicurezza dei nostri bambini e dei nostri ragazzi.   A parere di noi Sindaci – e con il presente documento ne formuliamo espressa proposta – manca ad oggi in seno al Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Avellino una cabina di regia ad hoc potenziata, che svolga al tempo stesso sia la funzione di direzione e coordinamento costante per gli enti locali sia la funzione di referente esclusivo e diretto per noi autorità sanitarie locali. Auspichiamo un coinvolgimento dei “Distretti Sanitari” nella gestione delle procedure al fine di favorire tra le istituzioni interessate uno scambio immediato di informazioni fondamentali e un monitoraggio costante della situazione nella nostra Provincia. In ultima analisi, tenuto conto anche del preoccupante quadro sanitario che si sta delineando in questi giorni nei nostri territori, noi sindaci dell’Alta Irpinia chiediamo all’ASL di Avellino di voler fornire i tempi e le modalità in cui sarà attivato il reparto di terapia intensiva presso il nosocomio “G. Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi, ritenuto di interesse strategico e indispensabile per i cittadini dell’Alta Irpinia. Evidenziamo inoltre, viste le carenze strutturali che colpiscono da tempo gli organici delle polizie municipali, l’esigenza e la priorità di maggiori e rigorosi controlli da parte delle Forze dell’Ordine all’osservanza di tutte le norme di sicurezza nazionali e regionali vigenti, prestando una particolare attenzione all’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso nei luoghi aperti al pubblico, al rispetto negli esercizi pubblici e commerciali e al divieto di assembramenti specie negli orari serali, nonché al rispetto delle norme previste relativamente agli scuolabus e, in generale, ai mezzi di trasporto pubblico che fungono da contesti ad alto rischio di contagio e di trasmissione del virus. Consapevoli delle difficoltà oggettive e in un’ottica esclusiva di collaborazione, abbiamo ritenuto opportuno e doveroso avere questo momento di coordinamento e di confronto al fine di attuare un monitoraggio efficace dell’attuale situazione e impostare per il prosieguo una strategia comune di azione preventiva e di contrasto all’emergenza sanitaria in atto. Manifestando la nostra disponibilità ad un incontro da tenersi sempre nel rispetto delle normative COVID-19, cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti”.

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