Un nuovo comunicato stampa del Comitato “Uniamoci per l’acqua” alla vigilia del giorno della Befana. Non è una letterina, ovviamente, ma una serie di richieste. Che, tra l’altro, sono già state fatte precedentemente. Indirizzate al presidente dell’Alto Calore, Antonello Lenzi, alla Regione Campania, al Prefetto e al presidente del Tribunale di Avellino. E quindi girate agli organi di informazione irpini. “Trasparenza per l’emergenza idrica”. I cittadini ormai “stanchi e preoccupati” per continue interruzioni dell’erogazione idrica e per l’erogazione del servizio
chiedono ancora “maggiore trasparenza sull’operato dell’Alto Calore”.
E sull’annuncio del piano straordinario, la riparazione di oltre 420 perdite della rete idrica, permangono scrive il Comitato “dubbi e perplessità sulla reale efficacia degli interventi e sulla capacità dell’ente di gestire l’emergenza”. Sarebbe opportuno e “fondamentale adottare da parte di Alto Calore un approccio più partecipativo, coinvolgendo i cittadini nelle decisioni che li riguardano direttamente”. Per cui si chiede la “pubblicazione dettagliata delle perdite. E’ necessario che l’ente renda pubblico l’elenco preciso delle ‘oltre 420′ perdite da riparare, indicando la loro esatta ubicazione e le priorità di intervento”. Cosi facendo, continua “Uniamoci per l’acqua”, si potrà consentire ai cittadini “di monitorare l’avanzamento dei lavori e di verificare l’effettiva risoluzione delle problematiche”. Per quanto riguarda il capitolato d’appalto si rende “indispensabile” renderlo pubblico. In modo che “i cittadini possano conoscere nel dettaglio i lavori affidati alle ditte esterne, i criteri di selezione degli operatori economici e i controlli previsti per garantire la qualità degli interventi”.
Il Comitato pone interrogativi anche sull’impiego della forza lavoro e “sulla capacità dell’ente di far fronte all’emergenza”. Mentre Alto Calore affermava che “i pochi agenti tecnici operativi a stento bastano a provvedere al quotidiano” solleva interrogativi sulla capacità dell’ente di far fronte all’emergenza, “Uniamoci per l’acqua” chiede invece “di comunicare il numero esatto degli agenti tecnici operativi, specificando le loro competenze e le loro mansioni. Inoltre, sarebbe utile conoscere la composizione complessiva del personale dell’ente, suddivisa per categoria e ruolo”.
“Perché queste richieste-continua il Comitato-“?
“La trasparenza è un presupposto fondamentale per ristabilire un rapporto di fiducia tra l’ente e i cittadini. Conoscendo nel dettaglio i lavori in corso e le risorse impiegate, i cittadini potranno verificare l’efficacia delle azioni intraprese e partecipare attivamente al controllo della gestione del servizio idrico.
I cittadini hanno il diritto di essere informati e di partecipare attivamente alla risoluzione di un problema che li riguarda direttamente. Chiediamo all’Alto Calore di rispondere in modo chiaro e trasparente a queste richieste, dimostrando così la propria volontà di affrontare l’emergenza con serietà e determinazione”.