Energia, Adiconsum chiede di ampliare i Caf per aiutare nella giungla del libero mercato

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Nella sua Relazione annuale, presentata lo scorso 11 luglio, il Presidente dell’Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente, Stefano Besseghini, ha parlato anche dell’imminente fine del mercato tutelato e di come ci siano ancora circa 9 milioni di consumatori che non hanno ancora scelto il loro fornitore nel mercato libero. Di questi, circa 5 milioni sono consumatori domestici e 4 milioni sono i cosiddetti vulnerabili. Tale situazione ha una duplice motivazione: da una parte la scarsa attrattività del mercato libero e dall’altra l’esiguo interesse del mercato libero verso questa tipologia di consumatori.

Inoltre, a seguito dell’estrema instabilità delle tariffe, gli operatori di energia avevano ritirato le offerte a prezzo fisso, proponendo solo quelle indicizzate. Ora con la reintroduzione di dette tariffe e di fronte ad alcune considerazioni fatte dall’Autorità in un’audizione in Commissione Finanze e Affari sociali della Camera, sull’andamento dei costi attesi dell’energia di nuovo in risalita per il quarto trimestre, la materia diventa sempre più complessa.

I 9 milioni di consumatori ancora nel mercato tutelato, citati dall’Autorità, necessitano di una pronta ed efficace Campagna di sensibilizzazione – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale – Non si può più attendere. La data fissata per la fine del mercato tutelato è il 10 gennaio 2024, ed è come dire che è domani.

Come Associazione Consumatori – prosegue De Masi – possiamo svolgere un ruolo attivo di informazione e formazione dei cittadini/consumatori per compiere una scelta consapevole e responsabile, nel mercato libero, salvaguardando il loro diritto di libertà di scelta del fornitore. In questo senso, sollecitiamo l’Autorità a sbloccare i finanziamenti per detta Campagna.

Inoltre, considerato che – conclude De Masi – la comprensione di un contratto per l’acquisto di energia elettrica non è alla portata di tutti, condividiamo la proposta del prof. G. B. Zorzoli, pubblicata in un articolo sulla “Staffetta Quotidiana”, di ampliare la funzione dei CAF (Centri di Assistenza Fiscale) per accompagnare i cittadini/consumatori, in particolare lavoratori, pensionati, piccole partite IVA e clienti vulnerabili e quelli in povertà energetica, nella giungla del mercato libero.

 


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