
Avellino – «Nel Documento unico di programmazione non c’è nulla». E ancora: «Il Bilancio di Previsione si basa su entrate molto incertezze». L’opposizione boccia su tutti i fronti i documenti proposti dalla Giunta Festa, ma la maggioranza solida che sostiene l’amministrazione riesce ad arginare l’offensiva e approva senza preoccupazioni i primi due atti programmatici della Giunta Festa. La seduta è stata aperta dagli addii di Carmine Di Sapio e Carmine Montanile ai rispettivi gruppi, “Ora Avellino” e “Laboratorio Avellino”, il secondo utilizzando toni forti.
Ad illustrare i due documenti ci pensa l’assessore alle “Finanze”, Vincenzo Cuzzola. «Questa città merita una gestione ordinaria del bilancio, dobbiamo consegnargliela il prima possibile – sostiene introducendo il Dup. La programmazione ha un raggio di azione più ampio della gestione di esercizio, quindi serve responsabilità da parte di tutti, maggioranza e opposizione». Mentre sul previsionale 2020-22 ricorda come tenga conto degli obiettivi assegnati dal Dup ai dirigenti, ma anche del piano di riequilibrio. «Con le entrate ordinarie andremo a finanziare la spesa corrente», spiega Cuzzola prima di illustrare le entrate straordinarie: «Il recupero dell’evasione per circa 9 milioni all’anno per il biennio 20-21, quella che speriamo di realizzare dalla vendita del patrimonio comunale, i circa 3,8 milioni di euro derivanti dall’emergenza Covid, la rinegoziazione dei mutui ci hanno consentito un risparmio di circa 2,5 milioni sui due anni, destinati al piano di manutenzione e a quello delle opere».

A questo si aggiungono i 16 milioni di euro dal fondo di rotazione che serviranno a pagare i debiti fuori bilancio effettivi e coprire il mutuo sulla piscina. Tra le spese figurano 460 mila euro per la ricapitalizzazione di Acs, oltre ai fondi vari previsti per legge. Numeri che rendono Cuzzola ottimista: «Ho una conoscenza approfondita di questi numeri, ormai tali dati sono il mio patrimonio e se affermo che verremo fuori dalle difficoltà lo faccio in mia scienza e conoscenza».
Dai banchi della maggioranza arrivano i complimenti a Cuzzola per il grande lavoro svolto, ma anche all’intera Giunta per essere stata in grado di amministrare per un anno nonostante le scarse risorse a disposizione, come sottolinea Diego Guerriero, Luigi Preziosi, Gerardo Melillo, Giovanni Cucciniello, Gianluca Gaeta. Senza dimenticare l’emergenza Covid. «Nel Dup abbiamo messo quelle misure necessarie a ritrovare quella quotidianità perduta – sottolinea Guerriero. E’ chiaro che anche noi abbiamo ambizioni più alte, ma dobbiamo fare i conti con la realtà e con quello che abbiamo trovato quando ci siamo insediati».
Dai banchi fisici e virtuali dell’opposizione, invece, arriva una sonora bocciatura. «Nel Dup mancano gli obiettivi strategici – denuncia Amalio Santoro, “Si può” – dall’ambiente ai trasporti, passando per il commercio e la cultura, non c’è una parola di chiarezza. Gli unici obiettivi chiari indicati sono l’alzata nel pannetto e la rimozione di un ordigno bellico. Sarebbe il caso di elevare la nostra posizione. Il mio voto contrario non è per un pregiudizio, ma per assenza di visione». E ancora più dura è la posizione sui numeri contenuti nel Previsionale soprattutto sulle entrate straordinarie: «Costruiamo un’operazione che si basa da un lato sul recupero dell’evasione, che dovrebbe fruttare 17 milioni di euro in due anni, e i primi segnali non sono incoraggianti. Dall’altro si basa sulla vendita dei beni, che stanno lì da un sacco di tempo. Insomma il cuore dell’operazione è la speranza riposta in Assoservizi e nell’alienazione dei beni comunali».
Per Ferinando Picariello (M5s) siamo davanti a documenti «molto generici, ad esempio nel Dup si parla di fondi europei e di intercettarne il più possibile». Sul punto si sofferma anche Nicola Giordano: «Non si può programmare senza avere un assessore ai Fondi Europei – ricorda. Questa amministrazione farebbe bene a fare una processione a via Mancini, dove abita l’ex sindaco Foti, perché senza il Pics nel bilancio non ci sarebbe nulla». E inoltre fa notare un’assenza importante tra le opere in programma: «Tra gli obiettivi strategici non ho trovato il famoso canile comunale, eppure il sindaco aveva dato ampie garanzie».
Dino Preziosi, esponente di “La svolta”, contesta i numeri citati da Cuzzola, soprattutto quelli relativi ai vari fondi, giudicandoli non sufficienti, ma solleva dei seri dubbi anche sul piano di alienazione dei beni: «La vendita dell’ex Patria e Lavoro non è attuabile perché è un lascito e chi lo ha donato ha posto il diniego alla sua vendita. C’è anche un vecchio parere dell’avvocatura di qualche anno fa che lo conferma». Preziosi, inoltre, affronta anche il tema Acs: «Avete appostato una somma per la ricapitalizzazione, ma senza approvare il bilancio della società. Sono sicuro che quella somma non sarà corretta». Nel complesso, Dup e Previsionale, ricevono il parere negativo dall’opposizione, sia per i numeri citati da Cuzzola, che per le previsioni di entrata definite troppo incerte, ma anche sull’assenza di prospettiva per la città.
