«Riconoscere le proprie vulnerabilità è il passo da compiere per agire con più consapevolezza e costruire la vita che vogliamo. È questa la sfida a cui siamo chiamati per rilanciare il nostro territorio, l’Irpinia, e riportarlo al centro della politica regionale: farsi carico dei problemi della nostra provincia e agire con responsabilità per risolverli.» Così si è espresso Luigi Tuccia, capolista di Europa Verde Campania e Demos per la corsa al Consiglio regionale della Campania.
«Quanto abbiamo affrontato nei mesi scorsi, mi ha dato ragione. – ha proseguito Tuccia – Il nostro Pianeta ci ha presentato il conto, dimostrandoci che stiamo sbagliando tutto. Ché una società improntata sul profitto, a scapito della salute e dell’ambiente, è malata. Danneggia e inghiotte non solo i territori, ma anche i suoi abitanti e i loro valori.
Sono fermamente convinto che, per costruire l’Irpinia che desideriamo, per goderne noi stessi e lasciarla in eredità alle generazioni future, sia vitale lottare per stabilire la giustizia sociale e farla camminare di pari passo con la giustizia ambientale. Pertanto, sono assolutamente convinto che, per raggiungere questo obiettivo, lo sforzo che ci viene chiesto sia di investire in innovazione tecnologica e infrastrutturale, sanità pubblica e in tutela dell’ambiente.
Sono questi ambiti che, in modo trasversale e mediante l’azione pubblica, devono abbracciare gli altri. Perché sono questi i settori trainanti delle moderne economie; e se non si realizza un coordinamento serio ed efficiente tra Enti territoriali, Governo centrale e Unione europea, il danno maggiore sarà arrecato alle fasce più deboli, aumentando ulteriormente il gap economico, sociale e culturale.
È innegabile che le aree interne, come la nostra, vivano una condizione di isolamento rispetto a quelle costiere. La causa è certamente la carenza di servizi e di collegamenti ferroviari, cosicché anche i paesi più vicini risultano difficili da raggiungere.»
«Il mio obiettivo – ha concluso Tuccia – è di portare ai tavoli regionali le nostre istanze e creare una rete solida con tutti gli attori coinvolti, per liberare la provincia di Avellino da zavorre e preconcetti che si sono con il tempo radicati.»