Festa: “Avellino è pronta a ripartire”. E punzecchia Cipriano: “Arriva sempre secondo” – IL CIRIACO

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Avellino – Il consiglio comunale torna a riunirsi e lo fa per la prima volta da quando è iniziata l’emergenza Covid. In diretta streaming, l’Aula affronta la fase 2 che il sindaco ha definito come «quella del ritorno alla normalità di prima per poi spiccare il volo». Molte attenzioni sono state rivolte al commercio, con l’invito a rivedere le imposte che pagano gli esercenti e aggiungere altri contributi. L’Assise ha riservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del Covid, ma non sono mancati ringraziamenti al lavoro svolto dai medici e dalle forze dell’ordine.

«Stiamo fronteggiando una crisi senza precedenti», spiega il sindaco sottolineando come la sua amministrazione non sia stata ferma ad aspettare provvedimenti nazionali o regionali, rivendicando alcune iniziative messe in campo come i test rapidi, ma anche i contributi economici a sostegno delle persone in difficoltà. «La crisi sociale non la abbiamo affrontata solo con il bonus Conte, abbiamo messo in campo anche fondi nostri. A breve stanzieremo altri 377 mila euro per aiutare le famiglie». Per la fase 2 il sindaco sottolinea come Avellino sia pronta a ripartire immediatamente, verso un ritorno alla normalità «per poi farle spiccare il volo. Dobbiamo ritornare a quello che eravamo diventati in otto mesi, quando avevamo ridato dignità al capoluogo. Abbiamo tutte le carte in regola per riprenderci prima e meglio degli altri. Per la ripartenza Avellino è pronta a sedersi anche a tavoli europei per i finanziamenti. Perchè Avellino è conosciuta in tutta Europa».

Festa rispedisce al mittente le accuse piovute sulla sua amministrazione per le cose non fatte come la mancata cura del verde, ma «c’è stato il blocco dei codici Ateco e, dopo, molte ditte non erano pronte a ripartire. Inoltre non abbiamo bisogno di fare alcuna gara, quella vecchia è ancora valida. Le polemiche le lasciamo a chi deve dare fiato alla bocca perché forse non ha niente da dire. Noi pensiamo alla gente che è con noi». Chi critica e rosica viene definito come «un panda, ne sono rimasti pochi, ma vanno tutelati. A loro diciamo di stare sereni e tranquilli, ci terrete davanti per 5 anni e non solo, rasserenatevi, siate angelici e sorridenti». Ma soprattutto stoppa alcune critiche su cose, che, invece sono state già messe in campo dall’amministrazione. «Cipriano ci chiede un piano per il commercio, il bike sharing, la consegna a domicilio di beni di prima necessità. Tutte cose che abbiamo già fatto, arriva secondo. Anzi era già arrivato secondo, come alle scorse elezioni», sottolinea il sindaco.

Mentre a chi lo accusa di voler evitare il confronto risponde: «Non ci fa paura, vinciamo 2 a 0 a tavolino senza nemmeno scendere in campo. Col confronto abbiamo già vinto le elezioni». Sempre a Cipriano va la replica all’accusa di non voler usare i 6 milioni di euro del Ministero dei Trasporti per acquistare nuovi mezzi pubblici: «Ho solo detto che li vorrei spendere diversamente, e non per acquistare pullman da regalare all’Air. Proverò a dialogare con il Ministero e proporre una soluzione diversa per l’utilizzo di quei soldi. Mi fa specie, però, che mentre si accusa noi di non aver programmato una nuova mobilità, non si dice niente sull’Air che, in piena emergenza, si è sdoppiata e ha preso in carica un addetto stampa».

Polemiche a parte, il ritorno alla normalità annunciato da Festa porterà con sè la ripresa dei lavori a piazza Castello e il completamento del Tunnel. La vendita dei beni comunali consentirà di incassare molti soldi per risanare il disavanzo. «Con l’assessore Giacobbe stiamo immaginando come far ripartire le attività scolastiche. Mentre lunedì riapre il campo Coni, ma solo per le passeggiate». Non manca un appello ai cittadini: «Evitiamo assembramenti, non usiamo solo il Corso per passeggiare». Sul commercio ribadisce che le attività potranno ampliare lo spazio esterno senza aggravio di costi, nel frattempo l’amministrazione sta recuperando fondi per dare un sostegno agli esercenti.

Dai banchi della maggioranza arriva piena fiducia verso il sindaco e l’amministrazione, con l’invito ad andare avanti, ma anche a concentrarsi sulle pari opportunità, come sottolinea Alessandra Iannuzzi. Dall’altro lato dell’Aula invece arriva l’appello di Monica Spiezia (Lega) ad alzare l’asticella e adottare il modello Calabria: «Riaprire tutte le attività e sospendere le tasse». Il tema di una mobilità alternativa necessaria a convivere con l’emergenza Covid viene avanzata da Ferdinando Picariello (M5s) e Francesco Iandolo (App), mentre Nicola Giordano (Laboratorio Avellino) chiede al sindaco ad archiviare la fase uno. «Nell’emergenza sembrava come quei venditori che giravano con la macchina nei paesi e vendevano prodotti spesso non buoni».

Amalio Santoro (Si può) invita il sindaco a confrontarsi con Moscati e Asl per avere contezza sul livello di assistenza sanitaria che possono garantire, in modo da «tranquillizzare i cittadini». Mentre per la ripartenza bisogna puntare innanzitutto «sull’essenziale, ripartiamo dalle cose che contano la scuola e i trasporti». Argomenti su cui Santoro chiede una programmazione puntuale per la fase 2 che cambierà le abitudini delle persone. Altro tema decisivo è quello ambientale «e non parlo del taglio dell’erba, ma dobbiamo decidere se Avellino debba diventare la città dei fiumi e dei parchi per agire di conseguenza». L’appello al sindaco è di utilizzare con maggiore oculatezza le risorse comunali, ma anche a fare squadra con gli altri Comuni per fare maggiori pressioni sui governi nazionale e regionale. «Nessuno si salva da solo. Non c’è bisogno di uomini soli, ma di persone che si organizzano e liberano».

Carmine Montanile (Laboratorio Avellino) critica una parte dei suoi colleghi d’opposizione: «Il Consiglio riparte dalle solite litanie necessarie solo a chi ha perso il diritto di domicilio sulle pagine dei giornali locali» e sottolinea il buon lavoro svolto sui tempi rapidi, aggiungendo: «Chi critica il sindaco non farà meglio di lui, anzi, non fa nulla. Resto tra i banchi dell’opposizione ma, nei limiti del possibile, darò una mano nell’interesse della comunità».

Dure, invece, le bordate che riceve il sindaco da parte di Luca Cipriano e Dino Preziosi. Il primo sottolinea le cose non fatte dal sindaco, tra mancata sanificazione o nessun obbligo per l’uso delle mascherine. «Si è scelto di combattere il virus con i gelati a domicilio» e invita il sindaco a mettere da parte «il minculpop». Preziosi, invece, chiede di concentrarsi sull’economia cittadina, rivedendo gli orari delle attività commerciali, eliminando Tari e Tosap perché «non basta la sospensione. Bisogna chiedere ai proprietari dei locali commerciali un abbattimento del fitto o una riduzione importante, prevedendo degli sgravi Imu».

Ettore Iacovacci (Pd) ribadisce il suo scetticismo sul modo in cui sono stati effettuati i test rapidi: «Solo pochi possibili positivi sono stati confermati dai tamponi. Intanto la gente è stata messa in isolamento e nessuno si è preoccupata di loro». Su quest’ultimo aspetto, Festa rilancia: «Sono d’accordo con Iacovacci, ma la questione va posta all’Asl e non al sindaco».



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