Fibromialgia, come si fa la diagnosi e quali integratori assumere

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La diagnosi di fibromialgia è essenzialmente clinica perché i parametri emato-chimici, dati dagli esami del sangue, non rivelano anomalie. E anche quando vengono prescritti esami particolari, come lo studio delle popolazioni sottolinfocitarie per evidenziare eventuali disordini immunologici, non emerge nulla di patologico.

Per questo è bene affidarsi a un medico esperto in sindrome fibromialgica in grado di testare la mappa dei punti critici o trigger point. «La diagnosi di fibromialgia viene fatta, oltre che con l’autovalutazione psicofisica tramite questionario, esercitando con le dita una pressione di 3-4 chili in 18 punti del corpo chiamati trigger points (punti grilletto)», spiega il dottor Lucio Favaro, specialista in reumatologia e osteopata a Bologna e Imola, direttore del Centro per le malattie dell’apparato locomotore di Riolo Terme (Ravenna). «Sono dislocati in varie aree, testate manualmente: se si avverte male in almeno 11 dei 18 punti individuati, si è “positivi” al check.

I punti, su entrambi i lati del corpo, sono: la base del cranio e del collo, sulla seconda costola, a metà del margine superiore del trapezio, a livello delle scapole e del gomito, nel quadrante supero-esterno del grande gluteo, all’interno del ginocchio e al femore».

Tre integratori giusti contro la fibromialgia

Ecco i rimedi naturali utili contro la fibromialgia suggeriti dal dottor Luca Avoledo, biologo nutrizionista presso La clinica del cibo di Milano.

  • MAGNESIO Il magnesio, il minerale amico delle donne, ha un doppio effetto: miorilassante (distende cioè la muscolatura) a livello periferico, e calmante a livello del sistema nervoso centrale. Per una maggiore assimilazione il magnesio dev’essere legato a dei sali organici: magnesio bisglicinato, pidolato o glicerofosfato. Una buona azione neuromuscolare è assicurata dall’assunzione di almeno 250 mg di magnesio puro al giorno, calcolato togliendo i sali e gli eccipienti (basta leggere attentamente la confezione).
  • BOSWELLIA Un altro alleato del benessere globale è la boswellia serrata, una pianta della medicina ayurvedica che, grazie al pool di acidi boswellici, vanta un’azione antidolorifica e antinfiammatoria paragonabile a quella di molti farmaci. 2 capsule da 600 mg di estratto secco standardizzato della sua resina attenuano i disturbi cronici.
  • PASSIFLORA Per migliorare la qualità del sonno, si possono assumere 30-50 gocce di tintura madre di passiflora 2 volte al giorno.

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Articolo pubblicato sul n. 20 di Starbene, in edicola e nella app dal 14 luglio 2020




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