Fim, Ugl e Fismic chiedono un incontro all’azienda – Corriere dell’Irpinia

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Sindacato in ordine sparso alla Denso Thermal Systems di Pianodardine. Dopo lo sciopero di otto ore di ieri, proclamato dalle segreterie provinciali di Fiom e Uilm, ora sono le altre sigle, Fim, Ugl e Fismic, a rilanciare, chiedendo un nuovo incontro all’azienda, già programmato per martedì scorso, e poi rinviato proprio per la protesta prevista per il giorno successivo.

“Vista la scarsa condivisione delle strategie proposte da una minoranza sindacale – si legge nella nota – chiediamo una convocazione urgente delle parti per affrontare e prolungare gli accordi per la gestione degli esuberi”. Nello stabilimento di Pianodardine, specializzato nella produzione di climatizzatori e componentistica per auto, sono stati infatti quantificati circa 240 esuberi, sulle complessive 830 unità impiegate, che hanno aperto le porte, con l’obiettivo di evitare tagli e licenziamenti, ad un massiccio ricorso ai contratti di solidarietà. L’obiettivo, stavolta condiviso, è di continuare lungo questo percorso.

Il clima in fabbrica resta teso, anche per le divisioni, sempre più profonde, che si registrano ormai da tempo sul fronte sindacale. Fratture che non aiutano a gestire al meglio una situazione di crisi molto delicata, destinata a più di un passaggio anche in tribunale, legata a filo doppio alle difficoltà che vivono tutti gli stabilimenti Stellantis del Sud e, in particolare, Melfi, Pomigliano, Cassino e Atessa, tra i principali destinatari della produzione dello stabilimento Denso.

 



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