Fioriture: come avere un giardino bello e fiorito secondo natura

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Capire le piante, assecondarle e perfino educarle. È questo il metodo di Rosanna Castrini, che ci racconta come ha ottenuto un eden fiorito dalla primavera all’estate senza stressarsi

Dall’inizio della primavera fino all’arrivo dell’inverno il suo giardino è un susseguirsi di fioriture e atmosfere sempre diverse. E la sua pagina Instagram (@rosannacastrinigardens) lo dimostra. Eppure il suo non è uno spazio grande, ma è costruito in modo da sembrarlo, grazie ad accorgimenti progettuali che dilatano lo spazio.

Ha realizzato diverse bordure tematiche con associazioni di specie a seconda della maggiore o minore insolazione e dell’umidità del terreno. D’altra parte Rosanna Castrini è una garden designer e una fotografa di giardini e niente è davvero lasciato al caso, anche se l’effetto è molto naturale.

«Quello che si vede è il risultato di anni di sperimentazione, in cui ho imparato a lasciare sempre maggiore libertà alle piante, cercando di assecondarne la natura, e di comprenderne le strategie di sopravvivenza».

Strategie secondo natura

«Faccio in modo che si disseminino da sole. In questo modo saranno loro a scegliere l’angolo ideale in cui germinare e crescere: il loro apparato radicale potrà così svilupparsi in profondità rendendole forti ed autonome, sia dal punto di vista delle esigenze idriche, sia dal punto di vista della robustezza», spiega l’esperta. Questo risultato si ottiene favorendo la naturale evoluzione delle fioriture senza eliminare i capolini sfioriti, anzi aiutandoli a perdere i semi.

Serve inoltre grande rispetto per il suolo e per la miriade di microrganismi che lo rendono fertile e vitale. «Io lascio che siano le foglie secche e i residui di vegetazione a nutrire il terreno, quando si decompongono. In natura l’eterno ciclo di vita e di morte produce miracoli: non c’è ragione per non sperimentarlo anche nel proprio giardino», afferma Rosanna Castrini.

Bisogna anche azzeccare la specie giusta. L’estetica non è il primo criterio per scegliere una pianta: prima di inserirne una bisogna sempre fare una piccola ricerca sul suo habitat originario, per non andare incontro a clamorosi fallimenti. Quanto più riusciremo ad offrirle una condizione simile, tanto maggiore sarà il successo. Un rododendro himalaiano arrostirà nella Pianura Padana, una pianta che cresce nei terreni sabbiosi morirà di asfissia nell’argilla umida, mentre una pianta ripariale seccherà inevitabilmente in substrati asciutti. Dunque: via libera alla biodiversità e alla sostenibilità, ma sulla base di conoscenze botaniche.

La bordura tradizionale

«Collegata alle rose c’è la bordura tradizionale7, che fiorisce da maggio a estate inoltrata. Ho creato una palette di colori che creano un piccolo arcobaleno nei toni pastello. C’è l’azzurro della Campanula persicifolia, il violetto del Geranium psilostemon, il viola della Salvia Caradonna, il rosa purpureo delle Digitalis. Sono tutte piante rustiche che si riseminano da sole o specie perenni che ricrescono ogni anno. A fare da trait d’union fra una e l’altra c’è l’Orlaya grandiflora, un fiore bianco che sboccia da inizio maggio a fine giugno e si risemina da solo».

La passeggiata delle rose

«Ho chiamato Rose Walk la parte di giardino a mezz’ombra che riceve il sole soprattutto al mattino, perché qui ho riunito tutte le mie rose. Si tratta per lo più di bourbon, con la forma a coppa delle rose antiche: sono rifiorenti e molto profumate. Io le mischio ad altri ibridi come la Lavender Dream, che ha romantiche sfumature violette e rifiorisce da maggio a ottobre. Accanto, specie che si trovano a loro agio con le regine dei fiori: Allium Ambassador, Digitalis e il geranio Roxanne dai petali blu».

I fiori della prateria

298124«Questa è la parte più soleggiata del giardino e anche i fiori hanno colori caldi. Sono specie autonome, che non richiedono un’innaffiatura quotidiana. In più quasi tutte hanno poche foglie. Quindi l’una non fa ombra all’altra e ciò consente di ottenere un susseguirsi di fioriture. Se l’inizio della primavera è il momento dei bulbi, poi arrivano i fiorellini bianchi dell’Erigeron annuus e quelli blu dell’Erigeron azureus, seguiti dalle margheritone dell’Echinacea, dai fiori arancioni della Crocosmia e dai gialli della Rudbeckia».

Le piante senza irrigazione

«Questa è la zona del giardino dove il terreno è più secco, perfino l’acqua fa fatica ad arrivare perché è parzialmente coperto da una tettoia. L’area è comunque rigogliosa grazie a piante che hanno la caratteristica di resistere alla siccità. Molte sono le graminacee che rimangono decorative per mesi anche una volta secche (nella foto le spighe della Melica cigliata). Ci sono i fiori azzurri del Ceratostigma e varie tonalità di viola: le spighe della Perovskia, le piccole sfere degli Allium sphaerocephalon, i capolini della Verbena rigida e tanti graziosi fiorellini gialli».

Il giardino in vaso

298125«Sembra un’aiuola, ma sono tutti contenitori accostati. Anche in un giardino il ruolo delle piante in vaso è importante e con la stessa tecnica su un balcone puoi ottenere una bordura da far invidia a chiunque. L’importante è che i vasi siano grandi dai 30 cm in su e possibilmente di terracotta. Io qui ho giocato sulle sfumature del rosa con un’esplosione di zinnie. In primavera è il momento di seminarle per vederle fiorire in estate. In questo caso è stata usata la Zinnia Profusion Hot Cherry dall’accesa tonalità fucsia e la Zinnia zahara Starlight Rose, bianca ma dal cuore fucsia. Ho movimentato il tutto con vasi di dalie qua e là».

Il boschetto in ombra

«Quando in un giardino, o su un balcone, c’è una area in ombra le parole d’ordine per un angolo stiloso e rigoglioso sono felci, ortensie e Hosta. Qui le felci sono nate spontaneamente, ma chi le vuole può piantare una Dryopteris, di cui ne esistono parecchie varietà. Anche di Hosta ne esistono di tutte le sfumature e di tutte le dimensioni. In questo caso c’è un grande cespuglio di Sieboldiana elegans dalle foglie grigio verdi, che fa da base a una classica ortensia Nikko blue. Molto interessante il cespuglio sullo sfondo, un’affascinante ortensia Blue bird dal fiore piatto».

(Foto Rosanna Castrini Gardens)

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