L’incontro convocato da Forino Polis ha squarciato il silenzio assordante attornio al Puc. E ora Forino Polis incalza l’Amministrazione perché renda esplicito l’idea di fondo del PUC perché essa non emerge dalla lettura della pur voluminosa documentazione formale. Ma i cittadini devono sapere e contribuire a formarla. Si tratta dell’atto politico per eccellenza a cui cittadini possono contribuire direttamente o indirettamente attraverso le loro rappresentanze politiche e sociali, attraverso procedure e iniziative sostanziali e non banalmente formali. La discussione che si è sviluppata all’incontro convocato da Forino Polis ha registrato la partecipazione di cittadini comuni e di esperti in materia urbanistica, evidenziando la disponibilità e l’interesse dei Forinesi a fornire un contributo su una questione così rilevante. I cittadini hanno rappresentato le loro opinioni descrivendo ciò che a loro giudizio sembra auspicabile per il bene dell’intera collettività, prescindendo dai pur legittimi interessi specifici. Gli esperti hanno descritto i punti di maggiore criticità del PUC adottato dall’Amministrazione comunale. Dalla lettura delle numerose pagine della relazione generale del Puc non emerge una idea generale del Paese, né in questi due anni precedenti all’adozione del PUC l’Amministrazione ha mai dichiarato esplicitamente il suo progetto per lo sviluppo della comunità. Come è stato segnalato da numerosi interventi, si tratta di un terreno squisitamente politico su cui i cittadini avrebbero potuto offrire, come è avvenuto nel corso della serata, interessanti punti di vista e proposte. La razionalità tecnica avrebbe potuto esercitarsi meglio e dispiegare le soluzioni più idonee. L’assenza di un orientamento politico generale ha impedito ai tecnici di avanzare le soluzioni migliori per Forino. L’intenzione che ispira implicitamente il Piano adottato è quella di preservare e di conservare l’esistente. Non si rileva uno slancio teso a modificare l’esistente per cambiare il destino di declino del paese che le dinamiche demografiche, segnalate in molti interventi, rendono evidente. L’amministrazione assimila l’adozione del Puc ad un mero adempimento burocratico, trascurando che esso è un atto di grande portata per il futuro della comunità. Questa impostazione ha portato ad una adozione frettolosa di un Piano che appare confuso e confusionario e che in molte parti rinvia alla successiva adozione di paini attuativi da parte degli uffici tecnici e lascia nell’incertezza e nello sconcerto i cittadini. Il proporzionamento del piano che consente di quantificare l’eventuale fabbisogno abitativo è stato fatto su base decennale e tenendo conto di un calcolo ballerino e non chiaro dei vani disponibili. Non sembra emergere un chiaro intendimento per la valorizzazione dei centri storici del comune che sempre più tendono a configurarsi come periferia. E le previsioni del PUC espongono al rischio dormitorio le aree in cui sono realizzati insediamenti abitativi negli ultimi anni. Non emergono scelte evidenti per lo sviluppo economico del paese, si assiste ad una disseminazione di aree per insediamenti produttivi. La vocazione turistica non sembra trovare riscontri concreti e non sono evidenti scelte di valorizzazione delle colture agricole locali. Sarebbe stato necessario valorizzare gli spazi pubblici, gli edifici di proprietà comunali, ripensare la viabilità comunale interna ed esterna per costruire una comunità basata su relazioni profonde e durature. Un piano senza “fulcro” contribuirà ulteriormente all’isolamento del paese persino rispetto ai centri contigui. A conclusione dell’incontro sono stati assunti due impegni. Nei prossimi giorni saranno predisposte osservazioni al PUC e saranno programmate nuove iniziative di discussione per sollecitare l’amministrazione al confronto con i cittadini. Come è stato evidenziato dai capigruppo di opposizione in consiglio comunale Fruncillo e Iannaccone, l’Amministrazione in carica da due anni ha adottato il Puc senza aver mai convocato una riunione pubblica per illustrarne i contenuti ai cittadini. E anche in questa fase, l’unica iniziativa dell’amministrazione è stata quella di consentire incontri di singoli cittadini per chiedere chiarimenti al progettista e al consulente in merito a esigenze specifiche. Sembra una questione di metodo è in realtà un problema di contenuto perché la discussione e il confronto potrebbero consentire l’approvazione in consiglio comunale di uno strumento adeguato alle aspettative dei cittadini, alle speranze delle nuove generazioni.