“Gianluca c’è! E lo rivedremo presto” – Corriere dell’Irpinia

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AVELLINO – Questa sera al Circolo della Stampa è andato in scena un tributo pubblico al grande assente di questa campagna elettorale 2024: all’ex sindaco Gianluca Festa. Attualmente si trova agli arresti domiciliari, nell’ambito della maxi inchiesta sugli appalti, ma per i suoi ex compagni di maggioranza è sempre un “punto di riferimento” e “un esempio”. A partire da chi ha preso su di sé l’onere e l’onore di raccogliere il testimone e candidarsi a sindaco al suo posto: Laura Nargi.

Tutti quelli che nel corso della serata hanno preso la parola, hanno voluto testimoniare la propria gratitudine e il proprio apprezzamento per Festa: perché la maggioranza “era come una grande famiglia, e lui era il padre”, “instancabile”, “presente h24”, “sempre pronto ad ascoltare gli altri”, “non passava giorno che non si fermasse a parlare con i cittadini”… tanto che ad un certo punto la stessa Nargi ha sentito la necessità di cambiare registro: “Sembra che stiamo parlando di qualcuno che non c’è più! E invece Gianluca c’è. E’ qui con noi! Lo rivedremo nei prossimi giorni”. Un’affermazione che ha evocato atmosfere e situazioni vagamente bibliche (o meglio ‘evangeliche’).

In effetti non deve essere per nulla facile condurre una campagna elettorale mentre si è nel bel mezzo di un ciclone giudiziario, soprattutto se si è convinti di essere vittima di un’ingiustizia. Bisogna quindi fare uno sforzo doppio per poter competere con gli avversari. E così, tra un ricordo e l’altro dell’ex sindaco, c’è stata una lunga e articolata elencazione di tutti i risultati raggiunti nell’ultima consiliatura: “Stiamo subendo – ha detto Nargi – attacchi atroci dai nostri competitor (che chiamo così solo per garbo istituzionale), ma è sotto gli occhi di tutti i cittadini che oggi, dopo i nostri cinque anni di lavoro, la città è più bella, è più viva. Abbiamo completato tutte le grandi opere e oggi, grazie alla mia squadra, alla squadra di Gianluca, possiamo tornare a vincere! Andiamo a governare!”

Quella di stasera doveva essere ufficialmente una presentazione pubblica dei candidati delle due liste, ‘Davvero’ e ‘Viva la Lbertà’, che sostengono (insieme a ‘SiAmo Avellino’) la candidatura a sindaca di Laura Nargi. Nei fatti è stata una sorta di seduta allargata del consiglio comunale, con Ugo Maggio, presidente del consiglio comunale uscente, a moderare: “Noi rappresentiamo il civismo serio. Noi abbiamo dimostrato di saper lavorare per la città, la nostra è una proposta più utile, più partecipativa. Stiamo vivendo in questi giorni una campagna elettorale sterile, senza idee. Tutto quello che c’è nei programmi dei nostri avversari parla di cose che abbiamo già fatto noi”.

“Contro di noi c’è, da una parte, chi è responsabile degli ultimi trent’anni di disastri, e, dall’altra, un falso civismo frammentato, che vorrebbe ghettizzare la città chiudendola dietro un cancello (qui il riferimento è al ‘Gate’, lo slogan elettorale di Rino Genovese, ndr.). Stasera siamo qui con persone che sono nate politicamente con Gianluca Festa, e con new entry, come Gianluca Gaeta, Antonio Cosmo e come Monica Spiezia. E poi c’è anche Teresa Cucciniello, che venne eletta con la lista ‘Ora’, una lista che poi non si sa che fine abbia fatto o perché (qui la stoccata è per Livio Petitto, ndr.)”.

“Con questa squadra credo che possiamo vincere anche al primo turno. Dico che qui o raggiungiamo l’apice o muore Sansone con tutti i filistei”. E poi Maggio ha nominato gli altri ‘uscenti eccellenti’ che si ricandidano, come l’ex capogruppo di Davvero Elia De Simone, gli ex assessori Giuseppe Negrone (Ambiente), Antonio Genovese (Lavori pubblici), Marianna Mazza (Politiche sociali)… “con loro abbiamo migliorato quella che chiamano la ‘città delle feste’, o ‘città della festa’…. o ‘città di Festa’ – applausi, ndr. -. Forse a chi ci accusa dà fastidio se la città ride e si diverte. Forse loro vogliono una città che piange”.

Uno scatto di orgoglio che si è sentito anche nelle parole di Giovanni Cucciniello (capolista di Viva la Libertà): “A noi nessuno ha regalato una Ferrari (l’allusione qui è alla diatriba interna al Pd in corso tra Gengaro e Petracca, ndr.), noi la macchina ce la siamo costruiti da soli. Vi garantisco che lavoreremo come abbiamo lavorato negli scorsi cinque anni”. E’ una promessa.

A Nargi la chiusura dell’evento: “Questa serata la dovevamo a noi stessi, la dovevamo a Gianluca. Lo dovevamo a tutto il lavoro che abbiamo fatto in questi anni. Un lavoro che sono sicura riusciremo a continuare”.



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