«Come Associazione “La casa di Giuseppe Casciaro” Officina Culturale, avremmo volentieri evitato questo nostro atto di pubblica PROTESTA e invito alla MOBILITAZIONE se non avessimo chiaro il rischio che il locale Liceo Classico, onore e vanto della nostra Comunità, sta correndo a causa di ragionamenti infondati e pretestuosi messi in atto, in un
oscuro gioco delle parti, tra Dirigenza dell’Istituto Rinaldo D’Aquino di Montella e la Provincia di Avellino, il cui Presidente è Sindaco di Montella».
Il dibattito è molto acceso, a tratti aspri, a Nusco. ha già visto in campo i consiglieri comunali di opposizione, e il sindaco, Antonio iuliano. Ora in una lunga nota l’associazione fa la sua analisi, assieme alle proposte per scongiurare il rischio di trasferimento del Liceo da Nusco a Montella.
«Ci preme premettere ai fatti una valutazione generale, anche perché, se
non si scuotono le coscienze di tutti, ci troveremo sempre più in presenza
di atteggiamenti di sopraffazione da parte di chi ha il potere di turno su
quelli che non lo detengono – dicono in premessa- Infatti, dopo il fallimento del Progetto Pilota, nei 25 paesi interessati è prevalso lo slogan ognuno per sé e dio per tutti.
Un po’ tutti, orfani dell’auctoritas politica nuscana, i singoli paesi si sono
sentiti in libertà, prigionieri di una logica all’insegna del chi ha più
polvere sparerà più lontano.
E così Nusco, dopo aver sostenuto tale progetto, si ritrova oggi senza paracadute, mentre del significato vero del Progetto si sono perse completamente le tracce; ma ciò che più sconcerta è l’indifferenza con la quale riferimenti politici ed istituzionali, provinciali e regionali, continuano ad assecondare immobilismo e confusione.
L’ultima vera occasione di rilancio per il nostro territorio per tentare di
arginare la piaga dello spopolamento, va risolvendosi in “Cicero pro
domo sua”, in un contesto politico ed istituzionale da far west.
Infatti, mentre a parole tutti invocano politiche contro lo spopolamento
progressivo, proprio in questi giorni prende corpo il nuovo “disegno”
relativo a tutte le scuole dei nostri Comuni, con il risultato che Nusco
perderà fra pochi anni la Presidenza dell’Istituto Comprensivo e, cosa
ancor più grave, a inizio nuovo anno scolastico perderà la sede del Liceo
Classico, a tutto vantaggio di Montella».
L’associazione va all’antefatto.
«L’onestà culturale ci porta a dire che la fase che stiamo vivendo, qui a
Nusco, richiede una consapevolezza di alto profilo delle questioni in
campo, almeno come punto di partenza. Gridare al lupo al lupo serve
poco o niente, ancora meno piangere sul latte versato.
Purtroppo, per anni Nusco, per quanto riguarda il problema scolastico
complessivamente inteso, si è cullata sugli allori nonostante qualche voce
clamans nel deserto ponesse con sincerità le questioni da risolvere.
Non possiamo non ricordare che nel 2018, come Associazione e Circolo
PD sostenemmo la pubblicazione di un libro “Scuola Bene Comune” del
Dirigente Scolastico Luciano Arciuolo, quale occasione per avviare una
riflessione critica sullo stato della scuola a livello generale e locale.
Pubblicammo quel libro per sostenere un’idea che non solo non fu
discussa dai responsabili, ma fu addirittura rigettata in malo modo.
Tenuto conto del fatto che nel 2012 gli Istituti Comprensivi di Nusco e
Bagnoli Irpino furono accorpati con la Presidenza con sede in Nusco, in
quanto la Scuola aveva più alunni, e che nel 2016 all’Istituto
Comprensivo di Nusco e Bagnoli Irpino furono aggregate, in maniera
poco coerente, le Scuole di Castelfranci che, fino ad allora, erano
aggregate all’Istituto di Paternopoli, Luciano Arciuolo – dirigente
Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Nusco – propose, nel 2017, ai
Sindaci di Nusco, Bagnoli Irpino e Castelfranci di istituire un Centro di
Accoglienza (SPRAR) per minori migranti non accompagnati, anche al
fine di fermare lo spopolamento delle nostre zone e la conseguente
drammatica diminuzione di alunni delle scuole.
La proposta fu avanzata ai tre sindaci Ciriaco De Mita, Filippo Nigro e
Generoso Cresta, ma incassò il loro totale rifiuto; il dirigente scolastico,
tuttavia non si arrese e decise di rivolgersi, invano, addirittura a Papa
Francesco. Oggi la situazione è peggiorata: le scuole di Castelfranci
vengono aggregate, dal prossimo anno scolastico, all’Istituto
Comprensivo di Montella.
In questo modo, vista la diminuzione di alunni, tra qualche anno Nusco
perderà la Presidenza e l’Istituto di Nusco verrà aggregato a quello di
Montella che, avendo ora più alunni, diventerà sede di Presidenza delle
Scuole di Montella, Cassano, Nusco, Bagnoli, Castelfranci. Dulcis in
fundo, va sottolineato che diversi alunni di Ponteromito già ora non
frequentano le scuole di Nusco, ma quelle di Montemarano.
Questo avviene perché il Comune di Montemarano offre loro lo scuolabus
gratis.
Analogamente, diversi alunni delle zone rurali di Nusco, confinanti con Lioni, frequentano le scuole di Lioni: possiamo restare indifferenti o immaginiamo azioni di sostegno per recuperare questi alunni? Probabilmente basterebbe offrire loro delle agevolazioni anche
economiche: sappiamo per certo che gli alunni interessati sono parecchi! È alla luce di tali imprevedibili dinamiche che bisogna analizzare la notizia del momento, secondo cui la Provincia ha scoperto che l’Istituto che occupa il Liceo Classico di Nusco va ristrutturato e che la Dirigente Scolastica ha stabilito che dal prossimo anno scolastico gli alunni del
Liceo Classico di Nusco dovranno frequentare presso la sede del Liceo
Scientifico di Montella, che ospita la Presidenza».
I componenti dell’associazione passano al fatto, qui in sintesi:
la preside dell’Istituto Rinaldo D’Aquino di Montella, Emilia Strollo, si reca presso il Liceo Classico di Nusco( sede distaccata del D’Aquino) per informare docenti e studenti che
le classi dal prossimo mese di settembre dovranno essere trasferite nel plesso di Montella. Un trasloco motivato dalla necessità di effettuare dei lavori nell’edificio scolastico nuscano. Il sindaco Antonio Iuliano chiede chiarimenti alla preside e al sindaco e presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, il quale nega che ci sia un disegno per privare Nusco del suo liceo. Anzi il presidente della Provincia smonta il caso: “Non esiste alcun riscontro alle
ricostruzioni che vengono messe in giro. Nessuno vuole togliere a Nusco il liceo classico. Ho già parlato con il sindaco a riguardo”.
Il sindaco non è convinto, e alza il livello dell’attenzione sul caso.
A colloquio con la dirigente scolastica provinciale, si scopre che mantenere una classe di liceo consentirebbe a Nusco di non cancellare la storica sede. L’amministrazione comunale va in questa direzione, allargando anche l’offerta formativa. Il sindaco assicura che la storia del Liceo di Nusco non sarà cancellata. Stando a quel che ha poi riferito il sindaco, sarebbe scongiurato il trasferimento in caso di lavori, che saranno effettuati nei
mesi estivi.
COSA FARE?
L’associazione culturale nuscana, nel respingere le accuse di campanilismo, ricorda la nascita dell’istituto di istruzione superiore e il suo alto valore formativo e culturale nella storia del territorio, e fa le sue proposte.
Prima di tutto, si contesta il metodo usato dalla dirigente scolastico del
D’Aquino di Montella, prof.ssa Strollo, la quale ha comunicato ai liceali
di Nusco che da settembre frequenteranno a Montella, senza darne conto alle famiglie.
In prospettiva: «Dobbiamo evitare assolutamente la perdita della presidenza dell’Istituto Comprensivo di Nusco, richiedendo che le Scuole di Castelfranci siano nuovamente
aggregate alla sede di Nusco.
• Al tempo stesso, bisogna riconsiderare la possibilità di apertura di un
Centro di Accoglienza per minori migranti non accompagnati (anche a
livello sovracomunale).
• La proposta più dirompente – sostenuta anni fa dal Dirigente Scolastico
Gerardo Vespucci – che ci sentiamo di offrire alla cittadinanza è la
seguente: aggregare il Liceo Classico di Nusco al Liceo Classico “Francesco
De Sanctis” di Sant’Angelo, che di tale indirizzo attualmente ha già due
sezioni, separandolo definitivamente dal Liceo Scientifico “Rinaldo
d’Aquino” che, come si è visto, ha più interesse a trasferire fisicamente le
classi a Montella per consentire, in maniera piuttosto miope, ai ragazzi
montellesi orientati a scegliere il Classico a frequentare “dentro casa”,
contraddicendo platealmente la pretesa che il viaggio sia possibile ai nostri
ragazzi, ma non ai loro.
Questa decisione, oltre a configurarsi come la soluzione più naturale,
consentendo una programmazione didattica più coerente, è del tutto in linea
con la legge nazionale relativa alla riorganizzazione della rete scolastica, la
quale prevede aggregazioni di presidenze, ma non emigrazione di alunni.
È del tutto inutile aggiungere che da una scelta simile, il nostro Liceo ne
guadagnerebbe in fatto di prestigio (verrebbe aggregata al Liceo classico
che è tra i migliori della Campania, secondo la Fondazione Agnelli), ma
di sicuro, come sezione staccata di Nusco, non si vedrebbe mai messa in
discussione la sede, considerato che Nusco assicurerebbe una presenza sul
territorio in un’area diversa da quella su cui già agisce Sant’Angelo».
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