Un traguardo di prestigio per gli Speedy Primates, rock band irpina. Domani mattina si contenderanno nell’ambito del contest di Sanremo rock un posto per partecipare alla finalissima del 9 settembre per la categoria rock. A comporre la band irpina Renato Valentino, di 24 anni, chitarra e voce, Davide Gaeta, 20 anni, batteria e Bruno Spiniello, 22 anni, basso. E’ Renato a sottolineare come “Ci piace sperimentare, contaminare e cimentarci in generi differenti, dal punk alle sonorità psichedeliche. Siamo stati selezionati da una giuria nel corso di una serata all’hard rock di Firenze e siamo entusiasti di questa esperienza. Inoltre, stasera uscirà il nostro primo album ‘Expand’, a coronamento di un periodo magico per noi”. Un progetto, quello degli Speedy Primates che nasce “dalla passione per la musica di un gruppo di amici e dal desiderio di convididere le difficoltà e le sofferenze che abbiamo affrontato in tempo di pandemia, dall’isolamento all’impossibilità di pensare al futuro. Il titolo ‘Expand’ è un riferimento alla volontà di espandere le nostre idee, di abbracciare il mondo e confrontarci con chi ha vissuto la nostra stessa esperienza. L’emergenza Covid ha determinato non solo una crisi economica ma ha avuto foti ripercussioni anche sul benessere psicologico, è stato un colpo durissimo per tutti. Di qui la necessità di ripartire. Ecco perchè vogliamo goderci appieno l’esperienza di Sanremo rock. Abbiamo suonato tanto in provincia di Avellino ma quella di Sanremo rock è una delle prime vetrine nazionali per noi”. E a chi chiede loro quali siano i riferimenti musicali Renato e compagni rispondono che “sono tanti, penso ai Pearl Jam, Greenday, Muse, dal rock anni’90 alla musica elettronica”. L’ironia è la chiave principale dei loro testi “Lo dimostra il nome del gruppo nato dai versi animaleschi che ci sono scappati di fronte ad un’esecuzione musicale di cui eravamo particolarmente soddisfatti, da un’espressione di euforia che ci ha fatto regredire per un istante alla condizione animale, di qui il riferimento ai primati. Ma è chiaro che è una piccola provocazione”
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