“La linea del Governo è inefficace, bisognava fare un lockdown nazionale per un mese. Ma noi andiamo per la nostra strada che è quella della prevenzione del Covid”. Vincenzo De Luca, dati alla mano, mette a confronto gli indici di contagio, trasmissibilità e mortalità del Covid in Campania con quelli delle regioni dichiarate zone rosse. Nella consueta diretta facebook del venerdì, il Governatore rivendica la decisione di mantenere le scuole di ogni ordine e grado chiuse, scelta ribadita con l’ultima ordinanza, e spiega perché la Campania sia stata dichiarata zona a rischio moderato. Una decisione nazionale che non condivide, ma rispetto alla quale rivendica i risultati del suo pugno duro.
“La Campania è stata collocata nella zona cosiddetta gialla, a fronte di altre regioni collocate in zona arancione e altre in zona rossa. A me le classificazioni non fanno né caldo né freddo, noi ci siamo dati una linea chiara e lavoriamo sulla base di questa linea e degli obiettivi che noi dobbiamo perseguire in Campania. Qualcuno voleva che la Campania fosse inserita fra le zone rosse – dice De Luca – Per quasi due mesi abbiamo subito una aggressione mediatica che ha descritto una sanità falsa, e poi hanno fatto finta di sorprendersi. Per alcuni Napoli e la Campania non possono essere considerate regioni di eccellenza, devono essere per forza degrado e disastro. Spiace, ma non è andata così”.
“Avrei preferito la chiusura di un mese di tutto, questo ci avrebbe aiutato a frenare il contagio. Invece abbiamo avuto un calvario di ordinanze e decreti che danno sconcerto ai cittadini e creato conflitti territoriali. Soprattutto una linea del genere non fa prevenzione. Siamo a rischio. Non dobbiamo aspettare l’esplosione del contagio ma intervenire prima. Prevenzione è questo: intervenire prima che il problema scoppi. Abbiamo fatto una scelta per salvarci e andiamo avanti su questa linea”.
La linea del Governo per il Presidente della Campania è “inefficace, non risponde all’obiettivo di fare prevenzione. In Campania ieri avevamo 175 ricoverati in terapia intensiva rispetto a 600 complessivi. Abbiamo raddoppiato i posti di terapia intensiva e fra due mesi ne avremo 800 disponibili. Viaggiamo sui 20mila tamponi al giorno tra laboratori pubblici e privati, abbiamo fatto 3200 assunzioni in più in sanità e avevamo chiesto 600 medici e 800 infermieri alla Protezione civile. A oggi ce ne sono arrivati rispettivamente solo 21 e 68. Ecco perché dobbiamo combattere a mani nude. Ai campani dico comportatevi come se ci fosse il lockdown nazionale. Quando arrivi a 4mila contagi al giorno diventa impossibile rintracciare tutti i contatti dei positivi. Chi oggi è in zona rossa probabilmente si troverà nella condizione di aprire poi le attività da qui a un mese, chi non è in zona rossa corre, paradossalmente, il rischio di dover chiudere tutto a Natale e Capodanno. Dobbiamo stare attenti o finiamo in zona rossa tra una settimana”.
Poi De Luca si rivolge ai sindaci della regione: “fate scelte coraggiose: dimezzate la mobilità e imponete l’uso della mascherine. Per mesi abbiamo assistito a campagne scandalistiche, a interviste con uomini mascherati, ancora in questi giorni c’è qualche imbecille di amministratore della Campania che viene invitato e va in giro per le televisioni semplicemente per parlare male di Napoli e Campania. Amministratori che magari non hanno fatto niente per le loro città, che non hanno alzato un dito per controllare la movida, per mettere ordine, cioè per dare una mano a contenere il contagio. Ebbene questi soggetti vengono ormai utilizzati come lo scemo del paese semplicemente per parlare male della Campania”.
Poi un passaggio sulla campagna di vaccinazione antinfluenzale: “ad aprile abbiamo acquistato 1 milione e 600mila vaccini. Abbiamo cominciato la campagna di vaccinazione antinfluenzale il 1 ottobre. Siamo stati tra i primi in Italia”.
