L’ex allenatore dell’Avellino Francesco “Ciccio” Graziani è intervenuto ai microfoni di Sport Channel 214 per commentare quanto accaduto nel post gara con il Foggia al calciatore biancoverde Claudiu Micovschi, ricordando prima quel macabro episodio delle croci piantate sul manto erboso dello stadio Partenio quando lui guidava la panchina irpina.
“Non è stata una cosa piacevole perché era un segnale troppo forte per identificare un momento difficile di una squadra. Noi sportivi diciamo sempre che alle squadre bisogna volergli bene nel momento del bisogno e non quando le cose vanno bene. Noi manchiamo spesso di cultura sportiva in questo senso. Però è stato un segnale forte che francamente che ha dato tanto dispiacere ma non paura perché nessuno di noi aveva il timore e la preoccupazione di essere a repentaglio.
Sui fatti accaduti al tesserato biancoverde Micovschi: “All’interno di una realtà calcistica, la stragrande maggioranza delle persone sono perbene. Poi in un cesto di dieci mele buone se ce n’è una marcia, se non la togli automaticamente diventano marce anche tutte le altre. Questo significa che un episodio di una persona, può mettere in cattiva luce un’intera città. Chi commette questi atti deve essere perseguito, bisogna dargli delle lezioni serie“.